Il comune approva il regolamento per buoni sociali
Numerose assenze rischiano di invalidare la seduta, poi i lavori procedono normalmente
Ennesimo rischio di rinvio del Consiglio comunale ieri sera. Per la terza volta consecutiva rischiava di mancare il numero legale, garantito solo dalla correttezza istituzionale dell’opposizione che ha deciso di non abbandonare l’aula. In apertura di seduta numerosi banchi vuoti, soprattutto nelle file della maggioranza. I Ds sottolineano il fatto ed il Presidente del Consiglio comunale, Sergio Ghiringhelli, è ancora una volta costretto a chiedere maggior sensibilità istituzionale da parte dei consiglieri. Man mano che la seduta va avanti l’aula si riempie, ma l’immagine del Consiglio comunale subisce un altro duro colpo dopo la lettera di protesta inviata a Varesenews da alcuni cittadini indignati per l’atteggiamento troppo disinvolto di Sindaco e consiglieri. Il Consiglio ha tuttavia svolto regolarmente i suoi lavori, approvando il regolamento per l’accesso ai titoli sociali. Le persone bisognose, suddivise in quattro fasce d’utenza (anziani, disabili, adulti a rischio di emarginazione e famiglie impegnate in ambito sociale), potranno usufruire di un aiuto economico tramite erogazione di un Buono sociale o di un Voucher per assistenza sociale. Il primo è un contributo economico diretto che la persona potrà utilizzare nel modo che ritiene più opportuno, il secondo una convenzione che garantirà cura ed assistenza presso una determinata struttura indicata dal comune. Le persone che avranno i parametri per accedere all’utilizzo del servizio dovranno sottoscrivere uno specifico contratto di accompagnamento e di assistenza, dove saranno indicati l’ammontare economico dell’aiuto (massimo € 500 mensili), le modalità di controllo dell’ente erogatore, la durata del contratto e la possibilità di rinnovo. L’assessore per i servizi alla persona, William Malnati, ha sottolineato come i titoli sociali non mettano in discussione le politiche sociali normalmente previste dal comune: "I titoli sociali sono interventi aggiuntivi, non sostitutivi. Sono pensati per venire incontro alle esigenze delle persone". La proposta è stata votata anche da gran parte dell’opposizione, nonostante alcune riserve sul criterio del Buono sociale da parte dei Ds. L’unico ad astenersi è stato Angelo Zappoli di Rifondazione comunista, che ha contestato l’impianto generale del regolamento considerato individualista e privatista. |
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