Milano e Varese si parlano: un patto per il territorio

Le due province aprono un patto di consultazione per i problemi del territorio: viabilità, scuola, inquinamento, Malpensa

Due province, un solo territorio, e finalmente una volontà comune di governarlo. Milano e Varese hanno annunciato la creazione di un tavolo permanente per affrontare temi e problemi comuni dell’Altomilanese. E’ questa la novità uscita dall’incontro avvenuto oggi a Malpensafiere  tra i presidenti delle province di Milano Ombretta Colli (nella foto qui in basso) e di Varese Marco Reguzzoni; all’incontro erano presenti anche anche i sindaci e rappresentanti dei comuni di Busto Arsizio, Legnano, Castellanza, Cerro Maggiore, Parabiago e Saronno. 
Durante la riunione si è discusso di mobilità, lavoro, sviluppo e pendolarismo scolastico, anche in considerazione della prossima nascita del Nuovo Polo Scolastico di Legnano, oltre che di aeroporti e, naturalmente, di federalismo. In particolare le due Province richiedono con forza al governo il compimento della riforma federalista, da attuarsi come legge dello Stato creando un Senato delle Autonomie, e una reale autonomia finanziaria per gli enti locali, tenuto conto delle loro accresciute competenze. Nel suo intervento alla conferenza stampa, introdotta da Marco Reguzzoni (nella foto, a destra), Ombretta Colli ha annunciato l’istituzione di un tavolo permanente di confronto per discutere le problematiche comuni alle due Province, relative ad un territorio «fortunato e produttivo, ma che ha bisogno di infrastrutture».

«Occorre mettere da parte le competizioni interne e i protagonismi», ha proseguito la Colli. «Malpensa dovrà seguire la sua vocazione di hub di livello internazionale, mentre Linate deve rimanere un city airport, e questi obiettivi vanno perseguiti indipendentemente dalle strategie di Alitalia, che peraltro è in crisi». La Colli definisce poi buona la collaborazione tra le province di Milano e Varese, e conclude: «Abbiamo un territorio straordinario, curiamolo». All’intervento della Presidentessa della provincia di Milano hanno fatto seguito le dichiarazioni di sindaci e assessori dei Comuni presenti, tutte improntate a soddisfazione per questo vertice. In particolare il sindaco di Castellanza Livio Frigoli ha puntato il dito contro i campanilismi e richiamato alla necessità di agire concretamente, mentre il primo cittadino di Busto Arsizio Luigi Rosa ha espresso la sua preoccupazione per lo stato di salute dell’ambiente in una zona nota in tutta Italia come sinonimo di inquinamento: «Nei protocolli d’intesa che andremo a firmare si dovrà discutere di ambiente" ha dichiarato Rosa. Livio Frigoli, al termine del vertice ha affermato che l’incontro «Non deve essere una cosa elettoralistica, occorrono fatti, non parole, scritti nero su bianco condivisi da tutti». Richiesto di un parere circa la posssibile istituzione futura di una Provincia dell’Alto Milanese, Frigoli si è detto scettico: «Non c’è spazio per questo, almeno finché ci sarà questo campanilismo. Esempi? Io, per ragioni di viabilità, sposto l’Esselunga a ridosso del confine con Busto, e subito piovono lamentele». Infine abbiamo chiesto a Ombretta Colli se durante la riunione si fosse discusso anche di un allargamento dell’Area Metropolitana milanese, ma la risposta è stata negativa. «Non c’entra nulla, riguarda solo i Comuni immediatamente confinanti con Milano».

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Pubblicato il 23 Marzo 2004
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