Buguggiate: dal bolognese Sergio Monari un affettuoso “come eravamo”

Presentato in Municipio un volume che ripercorre la storia del paese dalle origini al 1948

«Un lavoro che non ha la pretesa di essere una rigorosa opera storica, bensì un libro di facile leggibilità, rivolto a tutti, avendo in mente, diciamo, il cittadino medio di Buguggiate, magari un po’ ritroso alla lettura». Presenta così il sindaco Alessandro Vedani Buguggiate – Una comunità in progresso: dalle origini al 1948, autore Sergio Monari, che, infatti, non ha nel suo background una formazione da storico, bensì, laureato in Chimica e Scienze Agrarie, si è occupato a lungo di nutrizione umana ed animale.
Del resto Monari non è neppure di Buguggiate: nato e cresciuto a Bologna, è diventato cittadino adottivo del paese solo dal 1975. Così è l’autore stesso a fornire la definizione precisa di questo lavoro, presentato alla stampa questa mattina nel Municipio di Bugggiate dopo la presentazione alla cittadinanza giovedì sera, 10 giugno, presso la chiesetta di Erbamolle. «Ho voluto realizzare un tributo alla comunità che mi ha accolto con tanto calore e dove tuttora vivo molto bene».

Nell’arco di tre anni Sergio Monari ha scartabellato tutto quello che c’era da scartabellare su Buguggiate, passando dall’Archivio di Stato a quello della Diocesi di Milano, dall’Archivio della Prepositura di S. Vittore a Varese all’archivio municipale e parrocchiale, questi ultimi due custodi della maggior parte e delle più significative testimonianze sul passato del paese. Da questo lavoro certosino è venuto fuori il volume in questione, un’indagine che fotografa la comunità buguggiatese dalle origini fino al 1948 e dalla quale si evince come essa sia rimasta, almeno fino a metà Ottocento, un’entità trascurabile, quasi del tutto ignorata (nulla su di essa, ad esempio, è rintracciabile nell’Archivio di Stato). Solo negli ultimi 150 anni «una comunità di poche centinaia di persone, due o trecento poveri cristi sempre alla disperata ricerca di trarre da suoli avari i mezzi per la loro sopravvivenza», come dice Monari nella Premessa al libro, ha saputo evolversi ed emanciparsi. Attraverso una serie di episodi e testimonianze a volte anche molto gustosi l’autore ci restituisce uno spaccato di vita locale da cui emerge il ruolo fondamentale, di aggregazione, avuto per lungo tempo dalle istituzioni ecclesiatiche e dalle figure ad esse legate, prete e parroco. Puntuale è anche la registrazione dell’accelerazione nei cambiamenti verificatasi nel periodo compreso far le due guerre.

Pubblicato dall’Amministrazione Comunale con il contributo fattivo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus, il libro è stato sottoposto ad un attento lavoro di revisione da parte di Lorenzo Scandroglio e Alice Buffoni, che hanno sfrondato il materiale raccolto da Monari per consentire di giungere ad un’opera divulgativa di facile consultabilità, secondo quanto ci si prefiggeva. «Il corpus completo, comunque – ha precisato il sindaco – sarà reso disponibile in Internet non appena attivo il sito del comune e alcune copie saranno messe a disposizione della comunità nella locale Biblioteca Civica». Il volume, invece, stampato in 1500 copie, sarà distribuito gratuitamente a chi lo vorrà e si presenterà in comune a ritirare un buono. Naturalmente dopo le elezioni. «Si tratta di un’iniziativa a scopo culturale – ha precisato Alessandro Vedani – lungi da qualsiasi strumentalizzazione, accusa questa che, per altro, non siamo riusciti ad evitare a priori.»

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Pubblicato il 11 Giugno 2004
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