I pompieri aprono alla cittadinanza: «Insieme, più freschi»
Dopo un incontro in prefettura, il comandante dei vigili del fuoco decide una serie di iniziative in favore della gente. Domenica prossima, tocca alla caserma di Varese, il 15 a quella di Busto
Anziani al caldo, abbandonati a sé stessi. In provincia di Varese non accadrà mai più. L’impegno è stato assunto dallo stesso prefetto Alfonso Pironti che ha convocato i sindaci dei comuni dove hanno sede le caserme dei vigili del fuoco per fare il punto della situazione.
La direttiva del Ministero dell’Interno chiamata "Sedi aperte" vuole, infatti, che in soccorso delle fasce della popolazione più deboli ed esposte ai disagi dell’estate intervengano i pompieri.
Così, al tavolo tecnico della prefettura si sono seduti i rappresentanti dei comuni di Varese, Busto, Luino, Gallarate, Saronno e Somma. Tutte le autorità cittadine hanno espresso perplessità circa l’efficacia dell’iniziativa pubblicizzata con il semplice annuncio mediatico: «Di solito gli anziani si muovono perchè invitati da amici o sollecitati da altri anziani che hanno già sperimentato – spiega l’assessore varesino ai servizi sociali William Malnati – Quindi, abbiamo condiviso la proposta del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Pietro Fratangelo, di organizzare qualche iniziativa particolare nelle caserme, una sorta di "porte aperte"».
A Varese, la manifestazione dovrebbe avvenire già settimana prossima: il 10 agosto, martedì, la caserma di via Legnani organizzerà una giornata a disposizione dell’intera collettività in cui verrà inaugurata, inoltre, la cucina da campo appena donata: «Stiamo lavorando per creare un momento carino e diverso dal solito – commenta Malnati – noi cercheremo di convincere gli ospiti di via Maspero a "saggiare" quest’ospitalità. Attualmente, però, i dettagli sono allo studio». Dopo Varese potrebbe essere la volta di Busto, magari proprio domenica 15, e via via le altre caserme.
Un progetto di largo respiro che va oltre l’emergenza, anche perchè quest’anno la minaccia caldo ha connotati molto meno preoccupanti dello scorso anno. Inoltre, l’esperienza precedente ha convinto le amministrazione cittadine a prepararsi al peggio: a Varese, infatti, oltre al centro diurno di via Maspero, si è aggiunta la Fondazione Molina che ha messo a disposizione i locali recentemente rinnovati del centro Alzheimer: «Fino ad oggi, però – fa sapere Malnati – non abbiamo ricevuto richieste».
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