Nuovo scontro politico sul rilancio di Luino e Cittiglio

Nel corso dell'ultimo consiglio regionale, bocciati due ordini del giorno per il rilancio degli ospedali del Verbano e per il Pronto Soccorso ad Angera. Contro i consiglieri regionali varesini di maggioranza, ad eccezione dei leghisti

Per gli ospedali di Luino e Cittiglio tante parole e ben pochi fatti. La questione è squisitamente politica ma al territorio poco interessano le beghe di palazzo. Chiedono a gran voce i fatti. 
L’ultimo fatto è quello stigmatizzato da due consiglieri dell’opposizione in Regione, Giovanni Martina di Rifondazione e Daniele Marantelli dei DS. In base alla denuncia, nel corso dell’ultimo consiglio regionale due ordini del giorno per destinare fondi al rilancio della sanità nell’alto Verbano e per avere il Pronto Soccorso ad Angera sono stati bocciati dalla maggioranza. 
«Su Luino e Cittiglio, Rifondazione, Centrosinistra e Lega hanno votato a favore, Forza Italia, An e Udc contro – fa sapere Martina –
Su Angera si è proceduto per appello nominale ed è quindi possibile verificare il voto dei consiglieri regionali della provincia di Varese: Martina (Prc), Marantelli (Ds) Adamoli (Margherita) e Reguzzoni (Lega) hanno votato a favore, Buscemi (Forza Italia) si è astenuto, Farioli, Valentini Puccitelli (Forza Italia), Ferrazzi (An) hanno votato contro».
Unico partito della maggioranza a sostenere Luino e Cittiglio a spada tratta è la Lega che, in una lettera aperta, si rivolge direttamente al Governatore Formigoni:
« Crediamo – si legge nella lettera firmata dal Presidente del Consiglio regionale Attilio Fontana e dal consigliere Giampiero Reguzzoni  – che su questo episodio, che consideriamo grave per la qualità del lavoro che attende nei prossimi mesi questa maggioranza, tu stesso debba esprimere chiaramente l’orientamento della Giunta regionale. L’assessore alla Sanità Carlo Borsani aveva già dato più volte la sua disponibilità a ”tenere conto delle richieste e dei pareri espressi dai consigli comunali e dalle comunità montane della zona».

«Questa bocciatura, nonostante il voto favorevole della Lega, conferma che la destra ha la coda di paglia – commenta Marantelli – la maggioranza lombarda, sempre più divisa, non esita a prendersi gioco dell’opinione pubblica, anche su un tema delicato come quello della salute». 
Per i due ospedali dell’alto varesotto, dunque, ogni decisione è rimandata a data da destinarsi: ancora non è chiaro se le due strutture lasceranno il posto ad un unico ospedale che verrà costruito a Cassano, o se i due nosocomi sopravviveranno, ristrutturati e rilanciati. 
La prima tranche di finanziamenti ha lasciato i due plessi dell’azienda ospedaliera varesina a bocca asciutta, ma le speranze sono solo rinviate al prossimo anno quando da Roma dovrebbero arrivare altri fondi per il capitolo edilizia sanitaria. 
Ma a Milano la questione è ancora nebulosa e fintanto che non si fa chiarezza, i finanziamenti non arriveranno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Luglio 2004
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