L’urlo dei tifosi “graffia” i Mastini

Onorevole sconfitta col Bolzano (5-3), ma la squadra è un'incompiuta e la curva chiede rinforzi. Giovedì superderby al Palalbani: arriva il Milano dei marziani

«Una bella squadretta, il Varese»: il complimento, purtroppo, viene da un tifoso bolzanino, e quindi sembra cadere dall’alto ("squadretta" a chi?) ma il complesso di superiorità, soprattutto dopo il 5-3 del Palaonda, è inevitabile: il termine "superiorità" in questo caso è da intendersi freddamente come superiore bagaglio di esperienza fatto da un fiume di campionati, miriadi di partite e milioni di "squadrette" passate dal loggione bolzanino.

«Trovo inspiegabile che questa squadretta possa perdere 8-0 dal Cortina o da chicchessia» racconta dei Mastini il tifoso biancorosso. Spiegando: «Evidentemente soffrono molto di discontinuità e debolezza psicologica perché il materiale umano, specie in attacco, c’é di sicuro». Avanti scrivilo tu, che sei così bravo, l’articolo: «Sisca è impressionante, una furia. Comunque non solo lui, c’é una bella pattuglia di giocatorini, rapidi, tecnici, lottatori: complimenti».

Ci risiamo col complesso da padroni dell’hockey: "giocatorini" tienitelo per te, però sei convincente. Prosegui, please. «I problemi dei gialloneri vengono dalla cintola in giu’, anche se certamente la colpa quando si aprono corridoi è anche degli attaccanti che non coprono… Forse è la troppa foga giovanile».

Non starai insinuando che coach Martino si dimentica della difesa (come gli rimproverano i vecchi tifosi della tribuna centrale del Palalbani)? «Diciamo che il Varese non ha fatto una partita guardinga. E’ partito subito bello aperto, troppo. E’ stato punito e non ha cambiato modulo. Gli è andata bene per un tratto ma alla lunga sembrava difficile che potesse reggere giocando così, all’arrembaggio, col paraocchi: vedeva solo la gabbia avversaria e non poteva guardarsi alle spalle. Però non posso negare che così aperto il gioco è più gradevole da seguire. E rispetto all’Alleghe che giovedì abbiamo battuto 5-1, al Varese c’è attaccato meno fumo e molto arrosto».

Grazie, ma intanto abbiamo beccato. «Ma alla gente siete piaciuti. C’erano più di 1000 spettatori e facevano un bel casino, piu’ che altro per la presenza rumorosa dei tifosi gialloneri (hanno cantato per un tempo o poco più, poi hanno smesso per motivi poco chiari) e per la moltiplicazione spontanea delle Mele Narce, evidentemente affascinate dal sapore tradizionale del match».

Nient’altro? «Sì, un’ultima cosa: la maglie del Varese sono belle, sono sicuramente le migliori che ho visto quest’anno».

Torniamo a noi per chiarimenti e approfondimenti.
Il Varese è piaciuto ai tifosi del Bolzano ma non alla Gioventù Giallonera che ha tolto gli striscioni e smesso di cantare dopo il terrificante un-due-tre nel secondo periodo che ha spaccato la partita (dal 2-2 al 5-2 nell’arco di 7’05"). Paradossale? Nient’affatto. Al Bolzano non par vero di continuare a mascherare la "rottura" tra la squadra e coach Fuhrer (nove punti su dieci conquistati nelle ultime cinque partite e quarto posto scippato ai Mastini): ogni avversario in più battuto serve a nascondere la guerra "occulta" che si sta combattendo nello spogliatoio, quindi fa comodo e viene quasi spontaneo sopravvalutare le vittorie.

Ai tifosi gialloneri, invece, era stato fatto capire che questo sarebbe stato il campionato del ritorno tra le grandi (tradotto in soldoni: quarto posto e semifinali). Fatto capire da chi? Da Tony Martino, apertamente nelle interviste. E dalla società, più o meno velatamente. Qualcuno evidentemente si sta rimangiando la parola data poiché è addirittura infantile, nella sua banalità, continuare a dire che la squadra senza una nuova bocca da fuoco in attacco non solo non ritornerà più al quarto posto, ma potrebbe essere scavalcata pure da Renon e Asiago. E allora questo diventerebbe un campionato da buttare, una nuova stagione del tempo perduto con un’imperdonabile aggravante: basta pochissimo, un rinforzo vero o al massimo due da aggiungere al talento grezzo e al buon cuore già presenti in dosi massicce, per non tornare a morire nel cimitero dell’anonimato.

Bisognerebbe ringraziarli, i tifosi gialloneri che "rifiutano" questa squadra di incompiuti e si assumono anche il ruolo di direttore tecnico esperto di mercato che non esiste in società. Averli, tifosi così: stimolo e coscienza critica vivono dietro ai loro striscioni ribaltati, una lezione da adulti per dei bambini che non vogliono mai crescere. E giovedì arriva il derby col Milano, un cerino acceso nella polveriera, un’altra scossa contro l’immobilismo.

 

HC Bolzano Forst AS – Mastini Varese Hockey 5-3 (2-1, 3-1, 0-1)

HC Bolzano Forst Foxes: Jason Muzzati (Thomas Commisso); Alexander Egger, Alexander Avancini, Florian Ramoser, Christian Alderucci, Robert Mulick, Mark Dutiaume, Anthony Tuzzolino, Scott Beattie, Roland Ramoser, Stefan Zisser, Jamie Lundmark, Kiki Timpone, Enrico Dorigatti, Enrico Chelodi, Christian Walcher, Davide Mantovani
Allenatore: Riccardo Fuhrer

AS Mastini Varese Hockey: Paolo Della Bella (Claudio Pucci); Maurizio Mansi, Anders Olsson, Cory Murphy, Stephen O´Brien, Carter Trevisani, Greg Willers, Riccardo Rigamonti; Joel Salonen, Greg Chambers, Daniel Sisca; Mikko Lähteelä, Jonathan Pittis, Alex Silva; Pat Iannone, Ivan Matulik, Oleksandr Zinevych; Derek Toletti, Giancarlo Merzario, Salvatore Sorrenti, Tommaso Teruggia
Allenatore: Tony Martino

Arbitri: Claudio Pianezze (Fabrizio De Toni, Giulio Soia)

Gol: 1-0 Kiki Timpone (2’27"), 2-0 Anthony Tuzzolino (3’18"); 2-1 Joel Salonen (16’22"), 2-2 Daniel Sisca (20’40"), 3-2 Kiki Timpone (27’11"), 4-2 Scott Beattie (29’14"), 5-2 Jamie Lundmark (34’16"); 5-3 Greg Chambers (49’17")

Minuti penalità: Bolzano 6 – Varese 6

Tiri in porta: Bolzano 32 (9, 12, 11) – Varese 44 (18, 14, 12)

Spettatori: 1.123; presenti numerosi tifosi varesini guidati dalla Gioventù Giallonera che ha tolto gli striscioni in segno di protesta nel secondo tempo sul 5-2 per il Bolzano.

Note: tutti e tre i gol del Varese sono stati segnati in power play.

RISULTATI (dodicesima giornata, terza del primo girone di ritorno)

Bolzano-Varese 5-3, Alleghe-Renon 5-2 (1-1, 1-0, 3-1), Cortina-Milano 1-1 (0-1, 0-0, 1-0), Asiago-Torino 1-2 (0-2, 0-0, 1-0), Val Pusteria-Fassa 7-5 (2-0, 2-1, 3-4).

CLASSIFICA

1. Milano 18 PUNTI (differenza reti: +27); 2. Cortina 17 (+13); 3. Fassa 16 (+12); 4. Bolzano 14 (+4); 5. Varese 13 (+3); 6. Asiago 11 (+2); 7. Renon 11 (-2); 8. Alleghe 8 (-13); 9. Val Pusteria 7 (-15); 10. Torino 5 (-31)

PROSSIMO TURNO (giovedì): Renon-Bolzano, Varese-Milano (Palalbani, 20.45), Torino-Alleghe, Fassa-Asiago, Val Pusteria-Cortina

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Pubblicato il 09 Novembre 2004
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