Sei concerti di Natale in sei diverse località del Varesotto

Organizzati anche quest’anno dall’USCI, l’associazione provinciale dei cori.Quasi seicento coristi impegnati in un’unica, ideale, grande esecuzione concertistica

Saranno quasi 600 coristi che, contemporaneamente, canteranno il Natale la sera del 7 dicembre prossimo, unendosi idealmente in un unico grande coro sebbene suddivisi tra sei località della provincia di Varese. Qui, presso il Collegio De Filippi; a Busto Arsizio nella parrocchiale di Sacconago; a Gallarate nella chiesa del rione Crenna; a Somma Lombardo nella prepositurale di Sant’Agnese; a Voltorre di Gavirate nella chiesa di San Michele e, infine, nella sala della pro-loco di Portovaltravaglia. Con inizio per tutti alle ore 21.00, si esibiranno complessivamente diciannove degli oltre quaranta cori attivi nel Varesotto, nei quali cantano circa 1.500 coristi. Nell’insieme, come si diceva, un grande coro "virtuale" che, al termine di ciascun concerto, eseguirà, nella contemporaneità del momento sebbene nella diversità delle località, uno tra i più bei canti della nostra tradizione natalizia, quel "Tu scendi dalle stelle" composto da Sant’Alfonso dé Liguori che ha traslato in musica le medesime sensazioni che San Francesco d’Assisi aveva voluto suscitare nei fedeli, cinque secoli prima, con l’invenzione del Presepe.

Un "grande" concerto di Natale, dunque, proposto anche quest’anno, poco dopo l’inizio dell’Avvento, dall’USCI, l’associazione provinciale dei cori, con la duplice finalità di iniziare a far assaporare il clima delle prossime festività di fine anno e di raccogliere, con offerte libere, fondi a scopo di beneficenza , mentre i sei concerti saranno dedicati alla memoria dei bambini vittime delle guerre, in particolare quelli di Beslan.

Diversi per epoca e stile i brani che verranno eseguiti dai cori coinvolti (ciascun coro ne eseguirà tre, prima dell’esecuzione del canto finale d’assieme): dai mottetti polifonici del Cinquecento ai brani della tradizione luterana, dai carol inglesi agli spiritual afro-americani, dalle canzoni popolari italiane alle composizioni di celebri liturgisti quali Bruckner, Perosi, Mauri. Alcuni brani sono frutto di arrangiamenti eseguiti dagli stessi coristi o dai direttori di coro, che hanno messo a frutto gli insegnamenti appresi frequentando l’annuale corso di vocalità e di direzione di coro organizzato proprio dall’USCI. Il corso, giunto quest’anno alla sedicesima edizione, è modulare e prevede, per chi vuole andare oltre la semplice lettura intonata, la tecnica vocale e la tecnica della direzione e della concertazione corale, anche elementi di armonia, composizione e analisi delle partiture. In pratica, i rudimenti per diventare, naturalmente se si possiede l’indispensabile innata creatività, dei compositori. Oltre a un tale risultato di tipo individuale, il corso ne ottiene anche un altro, assai importante, di tipo collettivo: quello di contribuire a migliorare la qualità esecutiva dei cori amatoriali e, inoltre, di far crescere un vivaio di futuri direttori di coro. Senza la barba bianca.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Dicembre 2004
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