Terroristi si nasce

TERRORISTI SI NASCE
Brindare o non brindare? Giusto alzare i calici mentre mezzo mondo è sconvolto da una catastrofe mai vista? E’ l’interrogativo di queste ore. Qui a bottega ci limitiamo a congedarci dal 2004 augurando un anno nuovo più sobrio di quello che ci è toccato vivere. E come gadget di fine anno ecco tre sapidi foglietti gialli. Cin cin.

LE PAROLE SONO PIETRE – Alla redazione della Prealpina devono avere abbondato con le libagioni natalizie. Altro non c’è per spiegare la notizia comparsa oggi, 31 dicembre, in apertura della cronaca di Varese. Il fatto: tre bambini marocchini vengono sorpresi a prendere a calci e danneggiare un pupazzo gonfiabile di Babbo Natale. E già aprire la pagina più letta di un giornale con questa notizia è una scelta, diciamo così, coraggiosa. Ma il titolo, a tutta pagina, fa il resto: . Cioè: tre mocciosetti messi sullo stesso piano del mullah Omar e di Al Zarkawi? Mettono a rischio anche loro le radici cristiane dell’Occidente? Ma le sorprese continuano: qualche pagina più avanti – stesso giorno, stesso giornale – un episodio analogo, commesso da sei italiani e adulti viene liquidato con un asettico pezzullo a mezza pagina. Speriamo sia solo colpa dell’anno bisesto.

CREDERE, OBBEDIRE, RIBATTERE – Non ce ne vogliano i colleghi di via Tamagno, ma qualche giorno fa il quotidiano locale ospitava un’altra chicca, stavolta non attribuibile ai giornalisti. Il rappresentante di An Luigi Federiconi, in una lettera il giornale, sosteneva in sostanza che un giorno gli italiani dovranno mostrare riconoscenza ai militari della repubblica di Salò, che salvarono l’onore della Patria. Fatte salve le storie personali dei protagonisti, tra l’Italia immaginata dalla Rsi, alleata dei nazisti e deportatrice di ebrei e antifascisti nei campi di concentramento e l’Italia immaginata dalla Resistenza, continuiamo a preferire la seconda. Ma il nostro giudizio vale per quel che è. Piuttosto, siccome l’onorevole di An Ignazio La Russa si fa gran vanto di aver garantito la pensione anche alle camicie nere, non vorremmo che un giorno o l’altro qualche bello spirito si alzerà pretendendo che i partigiani chiedano scusa all’Italia.

UOMINI E CAPORALI – Consentiteci una piccola chiosa sulla vicenda dell’ispettore Raffaele Catalano, ex futuro comandante dei vigili di Varese, la cui nomina stava per far cadere la giunta di Varese. Ma le cose, a ben guardare, sono andate esattamente come dovevano andare: un’amministrazione che piazza un pediatra al vertice dell’azienda degli autobus, che in passato aveva insediato un ex ragioniere contabile sempre al comando dei vigili, che ha garantito una poltrona a una sfilza infinita di amici e conoscenti, volevate mai che potesse accettare un uomo giusto al posto giusto? Uno che da una vita si occupa di sicurezza?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Dicembre 2004
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