Energia per le imprese, chi ha risparmiato malgrado gli aumenti

Dall'assemblea di Energi.va emerge un risparmio, per chi ha preso le forniture in consorzio, di circa 3 milioni di euro

E’ di circa 3 milioni di euro l’entità del risparmio ottenuto complessivamente nel 2004 dalle 175 imprese che acquistano energia elettrica sul mercato attraverso "Energi.Va", il consorzio di imprese costituito per iniziativa dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese che da diversi anni ormai opera nel settore delle fonti energetiche per favorire il passaggio delle imprese dal monopolio al mercato libero. Sono i dati emersi dall’asemblea dell’azzienda, che ha tra l’altro avviato, nel gennaio 2003 con il nuovo fornitore "Espansione srl-Soluzioni per l’energia", la società di trading elettrico creata dalle Unioni Industriali di Varese, Lecco e Legnano, ha consentito di ottenere, rispetto ai prezzi del mercato vincolato dell’energia elettrica, un risparmio pari a circa il 7% sul costo di somministrazione.

Al Consorzio Energi.Va fanno capo 211 imprese, di cui 75 per l’acquisto della sola energia elettrica, 36 del solo gas metano e 100 per l’acquisto di entrambe le fonti energetiche: imprese per cui l’acquisto in consorzio ha rappresentato la possibilità di attenuare gli ulteriori aumenti dei prezzi fatti registrare dall’energia elettrica nel 2004.

«Nel 2003, fatto 100 il prezzo dell’elettricità per una impresa italiana con una potenza impegnata di 500 KW e con un consumo di 2.000.000 di KWh/anno, il prezzo pagato da un’analoga impresa in Austria è stato pari a 61, in Francia a 66, in Germania a 87, in Grecia a 74, in Gran Bretagna a 61, in Spagna a 64 e in Svezia a 65 analoghe differenze si riscontrano anche per imprese posizionate su altre fasce di consumo – ha ricordato in proposito il Il presidente di "Energi.Va" Gianluigi Casati – I problemi che danno origine a questo preoccupante differenziale sono quelli di sempre: la nostra assoluta dipendenza dal petrolio, un parco di generazione che in Italia risulta in larga parte ancora troppo inefficiente ed una qualità della distribuzione inadeguata rispetto al grado di evoluzione tecnologica raggiunto da moltissime delle nostre imprese. Così, trascorsi ormai cinque anni dall’entrata in vigore del decreto di liberalizzazione, i consumatori italiani non possono ancora dire di aver beneficiato dei vantaggi da esso attesi né in termini di prezzo, né in termini di qualità del servizio».

Il Consorzio garantisce anche le forniture di gas metano: In questo ambito, vista la completa liberalizzazione del mercato e, conseguentemente, la mancanza di un "prezzo di riferimento", la verifica della competitività di prezzi e condizioni contrattuali è soggetta a valutazioni in relazione alle specifiche condizioni della fornitura, alle caratteristiche della rete distributiva e al tipo di contratto applicato. Anche nel 2004 il lavoro di indagine svolto da "Energi.Va" ha portato a suddividere le forniture tra clienti direttamente allacciati al metanodotto primario di Snam Rete Gas e clienti serviti da distributori locali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2005
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