Audio Porfidio sugli scudi al question time
La sperimentazione del question time "monopolizzata" dal vulcanico consigliere comunale, autore di numerose interrogazioni all'amministrazione
Ad inaugurare la nuova – ed in effetti, più veloce – procedura è stato Audio Porfidio (La Voce della Città), autore della maggior parte dei punti all’ordine del giorno nel Consiglio comunale di ieri sera: interrogazioni e, in seguito, risoluzioni, accumulatesi e rimaste inevase anche per mesi. Il question time dovrebbe consentire di sbrigarli più rapidamente evitando gli "ingorghi" visti in passato, con risoluzioni sul caldo estivo e le relative misure in aiuto degli anziani affrontate mentre fuori da Palazzo Gilardoni nevicava…
A "sperimentare" la rapidità del «question time alla polenta e bruscitti», come lo ha soprannominato con un sorriso Enrico Salomi dell’Udc, sono state dunque quattro interrogazioni targate Porfidio, rispettivamente circa le manifestazioni per i 140 anni di Busto città, la fontana del "cortiletto" di via Cavour, lo spurgo dei tombini e il ripristino di parte di piazza Garibaldi dopo alcuni lavori. Sul primo punto la risposta dell’assessore Ruffinelli ha quantificato in una cifra vicina ai 1500 euro la spesa complessiva per l’evento: Porfidio ha contestato la spesa di ben 1200 euro per le "chiavi della città", quando all’azienda produttrice era già stata fatta abbondante, e gratuita, pubblicità. Interessanti anche le risposte ai quesiti sui tombini e su piazza Garibaldi. Il Comune possiede una macchina apposita per lo spurgo tombini, costata ben 200mila euro e da due anni inutilizzata per il pensionamento dell’unico addetto; l’assessore Fantinati ha risposto che due neoassunti con contratto semestrale rinnovabile saranno addestrati all’impiego del complesso macchinario. Circa Piazza Garibaldi, infine, Porfidio ha contestato i danni arrecati al verde pubblico dai lavori presso l’ex filiale Cariplo, ora Banca Intesa. Benchè l’area interessata dai danni fosse stata cintata durante i lavori e utilizzata per il deposito di materiali da costruzione, l’assessore Albé ha riferito che «non è stata rilevata alcuna infrazione» e ha parlato di non meglio precisati «atti vandalici». «Allora dovrebbe essere il Comune a pagare i danni fatti per conto della banca?» ha ribattuto Porfidio.
Quindi il Consiglio comunale ha approvato una modifica del regolamento di concessione degli spazi pubblici relativo agli articoli sulle sanzioni e l’autotutela. Sono stati infne discussi ed accolti come raccomandazioni una serie di punti, in gran parte a firma di Porfidio, ma anche di Rifondazione Comunista, tra cui spicca, per la lunga discussione tecnico-legale che ha suscitato, una proposta di risoluzione sempre a firma di Porfidio per l’esenzione dalla Tosap delle fioriere, in considerazione del decoro urbano che apportano. Poichè una norma simile già era prevista, ma solo per il centro storico, l’assessore competente, Chierichetti, si è impegnato a rivedere la delbera in materia per estenderla anche al resto della città, come richiesto da Porfidio.
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