Le forme, i colori e i sentimenti di Milla
Alla Sala Nicolini una personale di una artista milanese dal titolo "Rossoindia"
nasce a Milano e si avvicina per la prima volta all’arte grazie al prezioso insegnamento del pittore e grafico Piero Piolini.
Nel suo laboratorio Milla impara i trucchi del mestiere, le principali tecniche pittoriche e grafiche. In seguito, mossa dall’esigenza di seguire un percorso formativo accademico, si diploma all’Accademia delle Arti di Milano con nota di merito.
La sua formazione artistica viene completata da diverse esperienze nella grafica pubblicitaria, nella scenografia, in diversi laboratori di restauro, di mosaico e decorazione murale.
Oggi Milla si dedica principalmente alla pittura che è diventato il suo veicolo principale d’espressione creativa.
Ha ottenuto premi e riconoscimenti in mostre personali e collettive ed ha esposto in diverse città tra cui Milano, Londra, Verona, Venezia.
La sfera è la forma preferita dalla giovane artista, la forma che più rispecchia lo stato d’animo con cui ella interpreta le principali realtà del mondo.
L’universo, il sole, la luce, il mare, le metropoli e non solo, sfere a volte grandi, a volte piccole esemplificano un incessante ricerca della totalità, della pienezza e della perfezione.
Altro tema ricorrente è il cuore, che su alcune tele appare grande, luminoso e pieno di calore, su altre timido, in disparte, come se attendesse il momento giusto per entrare in scena.
In alcuni dei suoi dipinti inoltre emerge la precisione e la pazienza da ricondurre sicuramente alla sua esperienza nell’arte del restauro e del mosaico. Sulle tele di Milla spesso vengono raffigurate tartarughe marine. Le vide per la prima volta nei mari africani ed improvvisamente la colse un’emozione molto forte.
La tartaruga è un animale di origine primordiale, simboleggia la forza nascosta ed è in grado di proteggersi dagli attacchi esterni.
Nell’antichità europea veniva considerata il simbolo della fertilità per le numerose uova che depone; per il suo contegno e classe era il simbolo dell’ AMORE NOBILE e per la sua lunga vita la quintessenza della vitalità.
Ma non solo l’Africa dalla natura incontaminata e dal mare splendente ha donato alla pittrice molti elementi di spunto per le sue creazioni, anche l’India con i suoi colori, le sue forme e così le varie metropoli dalle strabilianti forme, hanno sicuramente stimolato il suo estro artistico. Nelle sue opere la pittrice milanese utilizza colori ad olio, acrilici, pigmenti naturali e smalti, il più delle volte mescolati ad oli e polveri per diversi effetti di luce e colore. Anche per quanto riguarda i materiali, sembra non accontentarsi di quelli tradizionali, infatti recupera scarti di lavorazione nelle fabbriche e officine e con singolare maestria li utilizza per valorizzare e rendere uniche le sue tele.
Così rame, alluminio, ottone, argento, vetro, plastica, silicio, pelle, legno, lana. riescono ad unire le sublimazioni del colore con l’inevitabilità del mondo materiale.
Rossoindia
Sala Nicolini, via Nicolini – Varese
Dal 7 al 14 maggio
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