L’opposizione: «Giunta Candiani arrogante e scorretta»

Questa mattina conferenza stampa dei gruppi di Ds, Margherita e Rifondazione comunista in consiglio comunale

Ieri la pace all’interno della maggioranza, oggi un duro attacco a Sindaco e Giunta da parte dei gruppi di opposizione, che questa mattina hanno convocato una conferenza stampa per mettere a fuoco una serie di argomenti che hanno animato il dibattito politico e amministrativo cittadino nelle ultime settimane.

Compatti i, gruppi Ds, Margherita e Rifondazione comunista, affermano che «si registra  un atteggiamento sempre più arrogante da parte del Sindaco, della Giunta e della maggioranza, che nei fatti vogliono fare a meno del contributo dell’opposizione«. Sotto accusa, in particolare le modalità di convocazione dell’ultimo consiglio comunale: «Non è concepibile fissare l’ordine del giorno di un’importante seduta del consiglio comunale alle due di notte, senza aver avvisato un gruppo consiliare, così come non è possibile liquidare in una sola seduta di commissione l’analisi di progetti complessi e voluminosi come la piscina e l’ex Fornace, senza nemmeno aver fornito con il dovuto anticipo la documentazione ai commissari».

Sulla  piscina e sul progetto di un centro commerciale-multisala nell’area dell’ex Fornace, i gruppi di opposizione entrano poi nel merito:  «Il progetto Fornace – dicono Walter Gaiani e Luca Carignola per i Ds, Cesare Martinelli della Margherita e Tiziano Saporiti di Rifondazione (foto) – non può trovarci d’accordo: ci saranno nuove unità abitative quando la crescita della popolazione tradatese non lo giustifica, c’è il rischio di un duro colpo al commercio cittadino, la viabilità dell’area sarà al collasso e, come se non bastasse, con la multisala c’è il rischio di mettere in crisi i due cinema tradatesi. Meglio sarebbe stato realizzare un’area attrezzata per feste e fiere, con una casa per le associazioni e un parco pubblico».

Contrari invece sul metodo, più che sul merito, per la questione della piscina: «Premesso che il completamento dell’opera sta a cuore anche all’opposizione – dicono – c’è da notare che i costi sono raddoppiati, che non tutte le aree necessarie sono ancora di proprietà dell’Amministrazione e che tutti gli utili saranno incassati per 35 anni dalla società che costruirà l’impianto».

Una nota polemica riguarda anche il cosiddetto semaforo-spia installato sulla Varesina, all’incrocio tra via Rossini e via Montegrappa: «Ci risulta che il sistema di rilevazione sia stato installato senza alcuna delibera di Giunta o di Consiglio comunale. Senza autorizzazione formale, cioè, e questo, a nostro parere, significa che è abusivo».

Ultima stoccata sul 25 aprile: «Ciò che è accaduto in occasione del 60° anniversario della Liberazione, con lo stravolgimento del programma concordato con l’Anpi e pubblicato sui manifesti, testimonia l’arroganza  di questa Giunta. Non essendo arrivate le scuse richieste, scriveremo al Prefetto, al Presidente della Repubblica e all’Anpi nazionale per rendere noto cosa è successo a Tradate».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2005
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