Un libro per ricordare le vittime delle Foibe
Domenica 10 aprile sarà presente nella biblioteca di via Torre 2 lo storico Costantino Di Sante, autore di svariati testi su fascismo e resistenza
A due mesi dalla data stabilita dalla Costituzione italiana per il Giorno del Ricordo, nel quale si celebrano i morti italiani al confine sloveno, Cardano al Campo ricorda la tragedia delle Foibe con la partecipazione dello storico Costantino Di Sante, ricercatore presso l’Istituto regionale per la storia del Movimento di Liberazione delle Marche e responsabile della Biblioteca provinciale di storia contemporanea di Ascoli Piceno. L’appuntamento è per la mattina di domenica 10 aprile, presso la biblioteca civica in via Torre 2. Alle 10.30 si terrà la presentazione del libro di Costantino Di Sante “Italiani senza onore. I crimini in Jugoslavia e i processi mancati (1941-1951)”, alle 11.30 seguirà aperitivo.
Nel libro “Italiani senza onore. I crimini in Jugoslavia e i processi mancati (1941-1951)”, Di Sante parla del rapporto tra Italia e Jugoslavia negli anni del secondo conflitto mondiale e negli anni immediatamente successivi. In seguito all’aggressione militare della Jugoslavia da parte italiana (aprile 1941), nei 29 mesi di occupazione ci fu una politica di “pacificazione” attuata attraverso l’esercizio sistematico della violenza ai danni dei civili. Quando la Guerra finì, Tito reclamò i militari e i civili italiani ritenuti responsabili, affinché potessero essere giudicati. Nonostante gli accordi internazionali prevedessero la loro estradizione, il governo italiano si mosse per evitarne la consegna ed impedire che venissero effettuati i processi. Ciò fu reso possibile anche attraverso le controrelazioni realizzate nel 1945 dallo Stato Maggiore dell’Esercito, nelle quali si sminuivano le accuse jugoslave. Nel libro vengono presentati nella loro completezza sia l’atto d’accusa jugoslavo, sia i documenti della difesa italiana, raccolti e commentati per comprendere le logiche e i metodi che si accompagnarono all’occupazione italiana e per far luce sulle responsabilità nell’insabbiamento dei crimini.
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