“La famosa Città Giardino non esiste più. La Bella Epoque è finita, anche per Varese”

di Lidia Zaffaroni

Carissimi di Varesenews,

leggo sempre con interesse le Lettere dei vostri lettori: è un po’ come scambiare quattro chiacchere con degli amici: Alcune volte sono d’accordo, altre no. Alcune volte mi fanno riflettere, altre sorridere.

Vi scrivo per rimarcare l’opinione da voi pubblicata del fiduciario di Ascom per Varese, Marco Parravicini, secondo il quale l’unico extracomunitario che conta sarebbe lo svizzero. Tutti gli altri, non mangiano, non dormono, non si vestono, non sono ‘commercialmente rilevanti’.  Consiglio caldamente al signor Parravicini di uscire dalle ‘vie della moda’ in cui un reggiseno arriva a costare 150 Euro o un pullover superare i 700 Euro e, pur turandosi il naso, entrare in qualche supermercato o qualche catena della grande distribuzione  – non entri per ora in un qualsiasi discount: potrebbe restarne sconvolto!  Scoprirà come i clienti di queste realtà non sono poveri pezzenti o poveri immigrati da guardare con la puzza sotto il naso, ma Signore della media e alta Società Varesina, di tutte le età, mogli e madri di Grandi dell’Industria, di Avvocati, di Presidenti vari, figlie e figli di danarosi papà, che comprano – orrore – abitini, magliette da quattro soldi e fabbricati in Cina da sfoggiare poi con non chalance sulla barca al lago o in Sardegna. O peggio riempiono il carrello di vasetti di asparagi provenienti dal Cile o di scatolette di tonno delle Seychelles.

Le affermazioni del signor Parravicini riflettono purtroppo il comune pensiero di chi dovrebbe essere preposto a incentivare il commercio e il turismo in Provincia di Varese. Solo negozi d’elite, solo alberghi a cinque e più stelle, solo congressi…

La famosa Città Giardino non esiste più. La Bella Epoque è finita, anche per Varese. E come annotava agli inizi del secolo Carlo Alberto Pisani Dossi (1849-1910) alla nota 2701 delle sue Note Azzurre : "A Vares tutt cala de pes". Entrate in un confettiere, vi daranno dolci stantii, paste rafferme: in un caffè, birra brusca; in un droghiere, zucchero e caffè avariati. L’orologiaio troverà una ruota di più nel vostro orologio: lo stagnajo per attaccare il manico della vostra padella vi bucherà il di lei fondo. Dapertutto sta scritto "Nouveautés de Paris" ma il cartello è già tarmato e tutto cacature di mosche… "

Il mio Euro è uguale a quello dell’immigrato extracomunitario e a quello della Gran Signora dell’Alta Società, è uguale a quello del turista tedesco o olandese. Il dollaro e il franco svizzero non sono più moneta pregiata. Gli svizzeri non frequentano più le boutique, ma i mercati rionali. E i Varesini vanno al FoxTown di Mendrisio e non nelle boutique del centro di Varese. Fa chic e non è da choc.

Un cordiale saluto.

 Lidia Zaffaroni

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Luglio 2005
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