A Cardano recupero dei boschi per un paese a misura d’uomo
Quindici ettari di bosco recuperati grazie all’intervento del comune di Cardano al Campo, dell’Ersaf e del Parco del Ticino
Vita nuova per 150mila metri quadri di bosco a Cardano al Campo: in questi giorni sono iniziati i lavori per la pulizia e il rinfoltimento di buona parte della cosiddetta “Brughiera”. Il progetto è finanziato nell’ambito delle azioni di mitigazione e valorizzazione del paesaggio rurale dell’area intorno a Malpensa.
L’iniziativa è possibile grazie alla collaborazione dei privati proprietari e del Parco del Ticino che hanno acconsentito alla sistemazione gratuita dei terreni da parte dell’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e le Foreste.
L’obiettivo generale, che si prevede sia raggiunto entro il 31 marzo, è il recupero paesaggistico del bosco. Oltre ad effettuare interventi di semplice sistemazione, si provvederà a conservare e tutelare le brughiere, le querce e i carpini, evitando che alcune specie esotiche sostituiscano la flora originaria di questi luoghi. Quindi grande attenzione alla conservazione e al miglioramento dell’equilibrio naturale.
In alcune zone, dove è previsto il sottobosco, mediamente si procederà a posizionare 100 piantine per ettaro, di cui l’80% sarà di arboree e al 20% di arbustive, scelte tra queste specie: carpino bianco, rovere, tiglio, acero, nocciolo, biancospino.
«L’auspicio» spiega Giorgio Bodio (assessore allo sport e all’ambiente) «è di vedere nei nostri boschi sempre più persone in bici o a piedi, e di vedere ancora i bambini delle nostre scuole divertirsi in progetti educativi che promuovono il rispetto per l’ambiente».
E per Luigi Iametti (consigliere delegato all’ecologia): «Viene confermata la nostra vocazione alla salvaguardia del bosco, per favorirne la sostenibilità e la fruizione da parte dei cittadini. Sarà utile documentare con fotografie il “prima” e il “dopo”, per evidenziare il miglioramento del patrimonio forestale. Mi auguro che anche il prossimo anno si possano attuare questi interventi su altre porzioni di bosco e continuare il percorso di valorizzazione storico-ambientale intrapreso in questi ultimi anni».
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