Chi ha paura dello psichiatra infantile?
Sottostimato il numero dei bambini che presentano problemi psichiatrici. I segnali vengono spesso ignorati. L'intervento tempestivo può evitare danni più gravi
Almeno un bambino su cinque soffre di disturbi emozionali. Non è sicuramente una tragedia, ma una situazione che occorre affrontare in modo adeguato. Nella nostra società c’è ancora troppo timore della figura dello "psichiatra infantile": solo la parola mette l’ansia, così si preferisce minimizzare o sdrammatizzare alcuni segnali che, viceversa, andrebbero monitorati.
L’azienda ospedaliera varesina offre un servizio abbastanza capillare: 4 servizi territoriali ( a Luino, Induno, Besozzo e Varese) uno riabilitativo e uno ospedaliero. Purtroppo, però, l’offerta è sottostimata rispetto alle necessità: «Nel 2003 – spiega il professor Umberto Balottin che dirige il reparto di neuropsichiatria infantile al Del Ponte – abbiamo seguito 2300 pazienti per un totale di 30.000 prestazioni. In ospedale abbiamo seguito 665 bambini mentre 277 sono stati in carico al servizio riabilitativo. Presso i servizi territoriali sono giunti almeno 1300 minori».
I bambini manifestano sin dall’infanzia alcuni segnali indicativi: «Se entro l’anno il bimbo non ha iniziato la fase della "lallazione" o non fa ciao con la manina – racconta ancora il primario – oppure se entro i 16 mesi non pronuncia parole singole, oppure se entro i due anni non fa alcuna associazione di parole, si devono alzare le antenne. Lo stesso discorso si presenta se, nel corso degli anni, il bambino manifesta problemi di linguaggio, o di abilità sociali, piuttosto che disturbi fonici o cefalee. Sono segnali importanti che non vanno sottovalutati. I problemi in età adolescenziale a volte potrebbero essere evitati con un intervento precoce nell’infanzia».
Ultimamente, complice la nuova sensibilità sul tema della dislessia, l’interesse per il campo psichiatrico in ambito infantile sta crescendo: genitori ma anche maestre ed educatrici si rivolgono allo specialista per avere un aiuto professionale: «In classe almeno 1 bambino su 10 ha difficoltà nella lettura, due su dieci presenta lacune cognitive e due e mezzo su dieci hanno problemi psichici. C’è, poi, il 20% dei minori che presenta nevrosi».
Recentemente, la situazione si è aggravata anche a causa dell’alto numero di immigrati: «L’aumento è stato del 30%. I loro problemi sono anche di natura culturale, di famiglie in cui le difficoltà di sopravvivenza sono più pressanti».
A gestire la situazione, in provincia, ci sono 8 neuropsichiatri, 5 psicologi, 7 logopedisti e 4 psicomotricisti e sei fisioterapisti in campo di neuromotricità «Il nostro più grande limite è la lista d’attesa che, nonostante gli sforzi dell’azienda, rimane un po’ pesante soprattutto perchè mangano logopedisti, figure scarse in tutta la Lombardia per ragioni storico-formative. L’ambito è molto vasto e purtroppo sottostimato proprio per un timore culturale verso lo psichiatra».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.