Scoppia la guerra delle antenne. Bloccata una ruspa
Revocata la sospensione dei lavori per l'antenna di via Guicciardini, vicino all'ospedale di circolo.I cittadini di Bobbiate protestano per una nuova installazione umts
L’antenna di trentasei metri della Tim «non presenta impatto ambientale». Il nulla osta è arrivato e così entro otto giorni potranno riprendere i lavori per l’installazione. Dopo mesi di stop riprende, dunque, l’odissea di via Guicciardini, la strada che costeggia l’ospedale di Circolo, che dovrà ospitare l’antenna della Tim e riprende anche la protesta degli abitanti della zona.
Già il 31 agosto scorso, durante un blitz per il posizionamento della cabina dell’antenna, erano riusciti, mobilitandosi, a far sospendere i lavori. Con la comunicazione della revoca della sospensione, tutti i loro sforzi sembrano essere stati vani.
«La sospensione dei lavori era stata garantita dall’ex sindaco Aldo Fumagalli – ricorda Rita Rossi, presidente del comitato di quartiere che da mesi si batte contro l’antenna, – che aveva pubblicamente dichiarato che non vi sarebbe stata nessuna antenna in via Guicciardini, piuttosto un campo giochi per i bambini. Ma un gruppo di operai, giunti oggi sul posto per un sopralluogo, ha confermato l’imminente ripresa dei lavori».
Tensione anche a Bobbiate, dove un gruppo di cittadini ha impedito alla ruspa di iniziare i lavori in via Macchi 32 per l’installazione di un’antenna Umts della Vodafone. «Entro quattordici giorni – spiega Vittorio Rossi, del comitato di quartiere – l’antenna verrà posizionata nella proprietà di Giuseppe Bottinelli, noto commerciante di vini della città. Oggi siamo riusciti ad impedire l’inizio dello scavo , ma presto riprenderanno i lavori. Noi non vogliamo l’antenna a Bobbiate. Bottinelli dice che è in regola con l’Arpa e che se non lo faceva lui l’avrebbe fatto qualcun altro. Noi invece diciamo che si tratta di una questione di soldi perché l’affitto che un gestore di telefonia paga per un’antenna va dai 12mila ai 40 mila euro».
Il comitato di Bobbiate ha già raccolto 250 firme e ha chiesto un intervento al Comune di Varese. «Noi avremo un incontro con un funzionario per fare il punto della situazione. Il Comune di Varese non ha presentato alcun piano per la regolamentazione delle antenne, a differenza di comuni come Cantello che con due installazioni hanno risolto il problema. Io la soluzione ce l’ho : perché le antenne non le mettono al posto dei cornuti (i cervi ndr) della Schiranna?»
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