Call center regionale: si riparte dall’informazione
La Regione avvia una campagna di informazione massiccia per informare dell'esistenza del call center regionale per prenotare le visite mediche
E’ partita in questi giorni la campagna di informazione promossa dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia per incrementare l’utilizzo del Centro Unico di Prenotazione tra i residenti nel Comasco e nel Varesotto.
Si tratta di un "numero verde" (803.000), istituito a metà del
2005, a disposizione dei pazienti della provincia di Como e di
cinque distretti della provincia di Varese, che permette di
prenotare con una telefonata da casa la prima visita medica
nelle numerose strutture mediche accreditate.
Per diffondere l’uso di quello che è stato battezzato "telefono
senza fila", la Regione ha dunque dato il via a iniziative
mirate. Gli spazi informativi – ai cui banconi sono presenti
due persone per dare indicazioni utili sul numero verde e per
distribuire l’apposito pieghevole informativo – sono collocati
in alcuni dei maggiori centri commerciali delle due province,
dove i cittadini potranno trovarli fino al 9 aprile, dal giovedì
al sabato.
La Regione ha anche fatto stampare e distribuire ai medici di
base delle due province 8.000 blocchetti da 50 fogli l’uno di
Memotec: si tratta di post-it – con l’indicazione del numero
verde del CUP e lo spazio per annotare giorno e ora della
visita, nome della struttura e numero della prenotazione – che i
medici stessi applicheranno sull’impegnativa e che serviranno al
paziente per ricordarsi i dati dell’appuntamento e per
familiarizzarsi con l’uso del CUP.
Gli operatori del "call center" rispondono dalle 8 alle 20
dal lunedì al sabato (esclusi i festivi) alle telefonate di chi
ha necessità di fissare una prima visita specialistica (con
esclusione quindi delle visite di controllo). Allo scopo è
sufficiente essere in possesso dell’impegnativa del proprio
medico e della tessera sanitaria per ottenere la proposta della
prima data disponibile in una delle strutture con le quali il
servizio è collegato.
In provincia di Como sono coinvolti i presìdi di Como, Cantù,
Longrone al Segrino, Mariano Comense, Menaggio e i
poliambulatori dell’Azienda ospedaliera S. Anna, nonché
dell’ospedale classificato Valduce; in provincia di Varese i
cinque distretti di Varese, Luino, Cittiglio, Arcisate e Azzate,
una serie di poliambulatori dell’Azienda ospedaliera Macchi
nonché otto strutture accreditate, di cui 6 a Varese, una a
Malnate e una a Cunardo.
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