Morresi eletto nella Federazione Nazionale Ordine Medici
La nomina del presidente dell’Ordine di Varese è avvenuta con un numero di preferenze pari all’80 per cento dei voti espressi
PierMaria Morresi, presidente dell’Ordine Medici di Varese è stato eletto nel Comitato Centrale della Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri, l’organo di governo della professione medica.
Il consenso su Morresi – al suo quinto mandato alla guida dell’Ordine varesino – è stato amplissimo, con un numero di preferenze pari all’ottanta per cento dei voti espressi dai presidenti Ordini provinciali dei Medici. Alla presidenza della Federazione Nazionale è stato nominato Amedeo Bianco, presidente Ordine Medici di Torino.
Dopo l’elezione Morresi ha ricordato che «il malessere dei medici nella società post industriale si chiama burocratizzazione, prevalenza della managerialità, progressiva de-professionalizzazione e perdita di status». Secondo Morresi, questo malessere coincide con la “crisi” della sanità, comune a tutto il mondo occidentale che riconosce molteplici cause: la difficile sostenibilità economica dei Servizi sanitari nazionali e dei sistemi assicurativi, il ricorso crescente dei cittadini ai tribunali, l’aggressione dei mass media nei confronti della professione, la moltiplicazione delle professioni sanitarie, l’inversione della piramide demografica e la transizione epidemiologica dalle malattie infettive acute a quelle croniche.
«Proprio perché mi pare che questo sia uno di quei momenti – dice Morresi – credo sia indispensabile un risveglio nei medici dell’orgoglio di appartenere ad una professione, fatta di senso del dovere, desiderio di rendersi utili e curiosità per il proprio lavoro. Deve nascere dagli Ordini e diffondersi su tutta la nazione, la difesa senza incertezze della libertà, dell’autonomia e delle responsabilità decisionali del medico, nel rispetto dell’ottimizzazione dell’impiego delle risorse sempre più limitate. A garanzia di un Servizio sanitario nazionale equo, universale e solidaristico, ma anche efficace, in una ritrovata e indispensabile, alleanza terapeutica e di partnership tra il cittadino e il medico».
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