Il Cinema Nuovo salvato da Filmstudio ‘90
Accordo dei proprietari con l’associazione varesina. Nella sala film, musica, serate di lettura e multimediali. Spazio anche alle associazioni di volontariato che hanno contribuito al progetto. Ma servono sponsor
Il Cinema Nuovo non chiuderà, ormai è certo. La sala cinematografica da 580 posti, avrebbe dovuto abbassare la saracinesca dopo la rinuncia, alla fine della scorsa stagione, dei “vecchi” gestori a cui era seguita la comunicazione della proprietà del locale che non c’erano proposte per una nuova gestione della struttura.
Oggi, invece, la notizia ufficiale: la sala sarà gestita dall’associazione Filmstudio ’90, che già si occupa dell’omonima sala varesina da un centinaio di posti di via De Cristoforis e del cinema Paolo Grassi di Tradate, anche quest’ultimo salvato dall’inevitabile chiusura.
Filmstudio, infatti, guidata da Giulio Rossini, ha presentato un progetto alla proprietà. Come nello stile dell’associazione non si tratta di un semplice progetto per la programmazione cinematografica: la sala, infatti, non ospiterà solo film, ma sarà un vero e proprio centro culturale, di giorno e di sera.
Uno spazio per la cultura, per le idee e per le associazioni, dove, nel corso del tempo si crei un nuovo pubblico per la cultura di qualità, un punto di riferimento per tutta la città. «Il lavoro da svolgere per ridare credibilità a questo luogo importante di intrattenimento, aggregazione e promozione culturale è certamente faticoso e richiede rinnovate energie professionali – spiega Rossini -. Nonostante nel territorio varesino si riscontri la presenza di numerosi luoghi di spettacolo, da tempo in provincia manca un locale che sia slegato da finalità puramente commerciali e sappia coniugare al massimo livello esigenze culturali e informative. Di fronte al dilagare delle multisale, ad esempio, che perseguono un massiccio sfruttamento commerciale dei prodotti audiovisivi, il ruolo delle monosale e delle sale polivalenti sta delineandosi sempre più come luogo di programmazione articolata e legata al territorio».
Per Rossini l’obiettivo è chiaro: «A Varese le diverse sale cinematografiche e teatrali negli ultimi anni hanno mostrato una certa mancanza di fantasia ed una scarsa sensibilità nei confronti di certe fasce di spettatori, che vengono escluse da programmazioni spesso di basso profilo o smaccatamente commerciali. Ci riferiamo ad esempio ai bisogni degli studenti, dei giovani, dei bambini, degli anziani. Noi, al contrario, riteniamo che questo pubblico deve poter trovare risposte adeguate alle proprie aspettative culturali e formative».
Come realizzare quindi questo progetto? Sicuramente con l’aiuto di altre associazioni della città, le stesse che, insieme a Filmstudio ’90, hanno dato vita a progetti che hanno raggiunto un rilievo nazionale come il festival di cortometraggi “Cortisonici” e la rassegna “Un posto nel mondo”. Si tratta della associazioni varesine ARCI, ACLI, AUSER, CGIL-CISL-UIL, CESVOV, UNICEF Varese. «È il primo nucleo di enti ed associazioni chiamate a collaborare alla gestione della sala – spiega Rossini -, per dar vita ad un progetto culturale inedito non solo a livello provinciale, ma per certi versi a livello nazionale».
Oltre a una programmazione non dedita solo allo sfruttamento commerciale della sala, e quindi con la proposizione di film anche piuttosto ricercati, come nell’ottica di Filmstudio ’90, sono diverse anche le iniziative collaterali che caratterizzeranno la sala: spettacoli per bambini, studenti e pensionati in orari accessibili; concerti; spettacoli di narrazione teatrale; performances multimediali e incontri a tema; altre sere invece saranno dedicate ad incontri del mondo del volontariato.
«Per realizzare tutto ciò si ritiene però indispensabile reperire alcuni sponsor commerciali – spiega Rossini -, che possano capire la portata del progetto ed affiancarsi a Filmstudio ‘90 per consentire la realizzazione di un luogo indipendente, qualificato e vicino ai diritti del pubblico e di tutte le fasce sociali».
La sala inoltre aderirà al progetto “Azienda notte”, che intende coniugare elementi di prevenzione al consumo di sostanze stupefacenti, sviluppo di impresa nel mondo del divertimento giovanile e creazione di un marchio di qualità per il divertimento safe in provincia di Varese.
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