In Italia 90 morti al giorno per errori medici
E’ quanto emerge dal convegno nazionale degli oncologi. L’errore più frequente avviene in sala operatoria, col 32 per cento dei casi
Ogni anno per errori medici
muoiono oltre 30 mila persone. Il dato, è emerso nel corso del convegno nazionale degli
oncologi. Un numero impressionante, che ha messo in allarme anche il Ministro
della sanità Livia Turco, che si è attivata per far predisporre un elenco
ufficiale. I motivi dell’alto numero di decessi – 90 morti al giorno, uno ogni
sedici minuti – sarebbero causati non solo da errori medici, ma anche dalla
cattiva organizzazione delle strutture sanitarie.
I reparti più esposti al rischio, secondo una classifica elaborata dal Tribunale
del malato sarebbero quattro: l’ortopedia, con un errore del 16,5 per cento, e
a seguire l’oncologia, l’ostetricia, e la chirurgia; e i casi più frequenti
avverrebbero nel 32 per cento dei casi in sala operatoria, nel 28 per cento nei
reparti, mentre al pronto soccorso si arriva al 22 per cento.
«Qualunque sia il numero dei decessi per errori medici abbiamo il dovere di
affrontare il problema con decisione per garantire la sicurezza dei pazienti
oltre che per scongiurare la deriva conflittuale dei rapporti tra cittadini e
medici – ha affermato a Repubblica il Ministro della sanità Livia Turco»,
promettendo la realizzazione di un elenco ufficiale che si baserà sul lavoro
della Commissione ministeriale per il rischio clinico.
E proprio sul rapporto tra medici e pazienti punta, nel suo intervento
pubblicato oggi da La Stampa, Maurizio Maggiarotti presidente dell’associazione
Amami, nata per contrastare le denunce infondate contro i medici: «E’ uno
studio americano di tre anni fa sui contenziosi in medicina – spiega l’esperto
– peccato che con l’Italia non c’entrino nulla, e peccato che chi ha tradotto
questi dati abbia confuso le cause aperte col numero di morti».
Secondo l’Aaroi (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani) le
vittime italiane di errori medico-sanitari sono 14mila l’anno, mentre secondo l’Assinform
arrivano a 50mila. Per gli esperti riuniti a Milano una stima realistica fissa
invece il numero di morti a 30-35mila l’anno, pari al 5,5% del totale decessi.
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