Furti di rame, dieci arresti e tre denunce
Sequestrata dai carabinieri un'azienda di Legnano che fungeva da deposito per il materiale, rubato in prevalenza presso gli stabili ex Enel di Castellanza: denunciati i proprietari
I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Busto Arsizio, in collaborazione con i colleghi della stazione di Castellanza, del Nucleo Operativo ecologico di Milano e i militari alle dipendenze dell’Ispettorato del Lavoro milanese, hanno posto sotto sequestro nella giornata di martedì 30 gennaio il capannone di un’azienda sita in via Asti a Legnano. La ditta fungeva a quanto sembra da "deposito" per il rame e per altri metalli che venivano rubati in particolare presso l’area industriale ex Enel di via Marnate a Castellanza.
L’azione dei militari dell’Arma è venuta a coronamento di un’indagine condotta in collaborazione con la Procura della Repubblica di Busto Arsizio (nella persona del sostituto procuratore Loredana Giglio) che nel solo mese di gennaio ha portato a ben dieci arresti, in tempi successivi. Tutti gli arresti erano collegati a furti di rame, metallo fattosi molto prezioso per l’aumento del suo costo sui mercati internazionali.
Tre imprenditori, soci della società proprietaria del capannone che si occupa della raccolta di materiale cartaceo e ferroso, sono stati denunciati per ricettazione e per la violazione di alcune normative in materia di reati ambientali: non avevano saputo giustiifcare la provenienza dei materiali ritrovati nel capannone.
I dieci arresti citati sono avvenuti fra il 7 ed il 27 di gennaio, ed hanno riguardato un italiano di 37 anni, residente in Legnano, e nove stranieri
clandestini e senza fissa dimora, albanesi e tunisini, tra i 20 ed i 35 anni; alcunki erano stati individuati mentre smontavano il metallo all’interno dell’ex area Enel. La tecnica era la seguente: di notte o nei fine settimana, i ladri scavalcavano la recinzione, poi in modo abile e rapido provvedevano a smontare il materiale che li interessava, che solo in seguito sarebbe stato portato via con un mezzo.
Una tecnica da professionisti, che prevedva l’uso di strumenti tecnici adeguati e prova l’"intraprendenza" del gruppo finito nella rete dei carabinieri.
L’intervento del Nucleo Operativo Ecologico di Milano, chiamato a collaborare con i colleghi già impegnati nell’indagine, ha permesso di fare una verifica della società sottoposta a perquisizione: sono stati rilevati infatti alcuni illeciti nel campo della tutela ambientale. All’interno del capannone sono stati trovati parti di automobili, oli esausti, batterie, lastre di Eternit (amianto) ed altri materiali che andavano smaltiti secondo precise regole, evidentemente ignorate dai soggetti denunciati.
I carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro invece hanno provveduto a controllare la regolarità dei rapporti di lavoro per i lavoratori impegnati nell’azienda. Gli accertamenti sono tuttora in corso.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.