Max Ferrari: “Nelle sezioni leghiste la protesta sta esplodendo”

Il raduno di Brescia segna la nascita di una galassia autonomista fuori dai tradizionali confini leghisti

Le sezioni leghiste della provincia di Varese traboccano di gente scontenta, le valli sono in rivolta. "Ogni giorno mi chiamano segretari di sezione e mi dicono di averne le scatole piene". Questo è lo stato dell’arte nella Lega Nord, secondo l’analisi, un po’ interessata ovviamente, dell’ex direttore di telepadania, Max Ferrari. Espulso un anno fa e oggi pronto a tutto, per ridare ai lombardi, come dice lui, un vero partito autonomista e indipendentista.
Max Ferrari, il transfuga, fondatore del Fronte autonomista Lombardia, oggi ha il morale alto. Domenica, a Brescia, qualche centinaio (mille dice lui) di autonomisti hanno tenuto un convegno che afferma per la prima volta davanti alla stampa nazionale una nuova verità politica: si sta organizzando una galassia autonomista fuori dai tradizionali confini leghisti. C’era l’ex ministro Pagliarini, c’era l’ideologo Gilberto Oneto (ancora nella Lega), c’erano molti militanti e rappresentanti di movimenti del nord Italia. E’ l’inizio di un cammino che punta a raccogliere tutto quello che cade dal presunto sbriciolamento della Lega Nord. O almeno è quello che sperano loro.
"Parlo con decine di militanti – spiega Ferrari – che mi dicono, beh, tu sei un po’ matto, però hai ragione e di questa classe dirigente non ne possiamo più. Se anche giornalisti che hanno sempre parlato correttamente della Lega, oggi, la descrivono come un partito in coma vigile, allora vuol dire che davvero sta succedendo qualcosa. In fondo – continua Ferrari – la scollatura è chiara nelle parole dei militanti, come a Varese, chi non ha una poltrona in un consiglio di amministrazione pensa: ma a me chi me lo fa fare?".
E’ su questa contraddizione che Ferrari pensa di raccogliere fortuna. "Ci vorrà qualche anno, ma il percorso è iniziato – spiega Ferrari – Oneto è stato durissimo a Brescia, la Lega non è più riformabile, e lo dice uno che è l’inventore della simbologia della Lega come ad esempio il sole delle alpi…".
La protesta dei militanti leghisti contro i vertici, secondo Ferrari, è un fiume carsico, un movimento tellurico, che piano piano starebbe montando. Ferrari ci descrive la provincia di Varese come prossima a una rivoluzione dei militanti contro i loro capi e assicura: "stiamo crescendo e saremo sempre più la spina nel fianco della Lega". 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2007
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