“Qui città di M.”, passione e rabbia in scena
Splendida apertura per "I(n)soliti sospetti", festival del giallo organizzato dalla Fondazione Culturale di Gallarate. Grande l'interpretazione di Arianna Scommegna
Passione, rabbia, ostinazione e forza di volontà per resistere. La “Città di M.” porta a stringere i denti, oltrepassare il limite: i numeri, lo dice l’attrice in una delle prime battute, dopo un po’ non contano più. Si corre, si cerca non "un" lavoro, ma "il" lavoro, si dimenticano gli amori e le amicizie, le cose che contano, per soddisfare la fame atavica della “Città di M.”.
Al Teatro del Popolo è andata in scena una delle più belle rappresentazioni teatrali portata a Gallarate dalla Fondazione Culturale, nel primo appuntamento di “I(n)soliti sospetti”, festival del giallo che riempirà di mistero la città fino a domenica 27 maggio. Il testo di "Qui città di M." è di Piero Colaprico, giornalista e scrittore di noir che ha ridotto, adattato e rivisto una vicenda già scritta nella sua “Trilogia della Città di M.” per la regista Serena Sinigaglia della compagnia Atir. Sul palco, in mille travestimenti e interpretazioni, Arianna Scommegna, semplicemente magnifica nell’interpretare personaggi variegati, tutti coinvolti nella vita frenetica e crudele della “Città di M.”, che altro non è che
Una trama avvincente, appassionante e commovente, che fa riflettere sulla Milano di oggi, dipingendone i tratti con cruda oggettività, senza sconti. Un discorso che può essere esteso a tante altre realtà, a tutte quelle città che si sono trasformate negli anni fino inghiottire sé stesse. Una rappresentazione che fa male e fa riflettere soprattutto chi ama Milano, chi ci è nato, magari in periferia, e tante delle cose raccontate dal testo di Colaprico le ha vissute, direttamente o per sentito dire, ma le ha allo stesso tempo cancellate o rimosse per troppo amore.
Un unico neo: in sala ieri sera, giovedì 24 maggio, c’erano poche persone, una trentina, complice una serata d’estate anticipata e le tante altre occasioni di svago che Gallarate offre. Per tutti quelli che non c’erano, un’occasione persa.
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