Prima colata per la tangenziale di Varese
"Abbiamo mantenuto i tempi" ricordano le istituzioni riunite nel cantiere della "più grande opera viabilistica degli ultimi 50 anni" per la cerimonia di avvio lavori
Un fiume di calcestruzzo arrivato fin sulle giacche del presidente della provincia Marco Reguzzoni e dell’assessore regionale Raffaele Cattaneo ha dato l’avvio concreto dei lavori della tangenziale di Varese.
La nuova tecnologia edilizia prevede infatti che la "posa della prima pietra", momento solenne di solito reso ancora più rituale da una benedizione e una bicchierata, non sia più fatto con la posa sulla terra di un gran masso, o almeno di un mattone, ma con una colata di cemento.
E così è stato: l’inaugurazione, accompagnata dalla benedizione del prevosto di Varese don Gilberto Donnini ha dato il via libera ai lavori che partono da via Pacinotti, una traversa di Viale Valganna ai confini tra il comune di Induno Olona e quello di Varese. E ha creato un piccolo fastidio sulle giacche, ma che non ha disturbato nessuno: oggi infatti erano in parecchi a cantare vittoria, per l’avvio concreto di un’opera che sembrava non avrebbe dovuto vedere mai la luce.
“Innanzitutto, va detto che se non ci fossero stati i mondiali di ciclismo, oggi non saremmo qui a festeggiare l’inizio dei lavori – ha chiarito Raffaele Cattaneo, assessore regionale ai Trasporti – Per questo ringrazio Marco Reguzzoni, che ha voluto fortemente portare qui questo evento. Poi dico che è bello poter rispettare i tempi: avevamo detto inizio dei lavori il 20 settembre 2007 e questo è stato. L’appuntamento è per il 20 settembre dell’anno prossimo, data in cui promettiamo sarà finito almeno il primo lotto”.
Un appuntamento non da poco, per il quale i lavori dovranno procedere a tambur battente: ma questo è il “pedaggio” che la tangenziale deve ai mondiali di ciclismo, che finanziano con oltre 7 milioni e 600mila euro l’opera – che ne costa in tutto quasi 54 milioni 16 dei quali in capo ad anas e 10 a regione Lombardia – in cambio della funzionalità di quel tratto all’epoca delle gare.
L’intera tangenziale, con i suoi sei viadotti e le sue cinque rotatorie è previsto sia completata in 730 giorni a partire da oggi, cioè due anni in tutto. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto, la Cerutti di Borgomanero, dovrà lavorare a spron battuto. Ma l’importante è partire.
“Questa è la più grande opera insieme all’ospedale fatta a Varese da 50 anni, dal punto di vista viabilistico la più importante in assoluto. E’ una cosa che si merita e che abbiamo aspettato tanto” commenta, nel suo breve intervento Marco Reguzzoni, che ha ringraziato i suoi assessori Baroni e Simeoni oltre a tutto il team tecnico della provincia di Varese, che ha lavorato al tracciato
“Abbiamo fatto un piccolo miracolo, facendo partire in poco più di un anno un’opera di questa importanza – ha sottolineato il sindaco di Varese Attilio Fontana – . Questa politica va portata ad esempio positivo, perchè con il lavoro di insieme e con il dialogo si rescono a ottenere cose anche apparentemente difficilissime. Per questo ringrazio tutti, anche il comitato che ha contastato inizialmente quest’opera: perché ha chiesto, ha contesta dialogato, ma anche capito l’importanza di questo lavoro”.
Un lavoro di insieme da cui nessuno si sente escluso: né il piccolo comune di Induno Olona, oggi rappresentato dalla sua sindaco Angela Bianchi, che fa parte dei finanziatori con 500mila euro. Né i consiglieri di opposizione in consiglio regionale e comunale Stefano Tosi e Fabrizio Mirabelli che ricordano come “Quest’opera può partire come l’Ospedale, la Pedemontana e la Arcisate-Stabio anche grazie al grrande impegno di questo Governo”.
Perché i miracoli si avverano solo se davvero ci si crede tutti.
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