Sindaci di confine senza fascia tricolore: una protesta strumentale
La Federazione PDCI critica la protesta dei sindaci e ricorda: i problemi dei frontalieri si affrontano in un altro modo
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato della Federazione PDCI Varese.
I Sindaci dei Comuni confinanti con la Confederazione elvetica hanno annunciato che consegneranno le fasce tricolore al Presidente della Repubblica in visita a Milano nei prossimi giorni (danno il Tricolore, ma non la carica …).
Si tratta di una forma di protesta palesemente esagerata rispetto al principale oggetto del contendere (uno stanziamento statale) e che mortifica in primo luogo la carica che loro ricoprono in rappresentanza di tutti i cittadini.
Ci sembra che questa protesta arrivi sulla scia della linea della “spallata” e sia pertanto strumentale e dannosa.
Riteniamo che in ogni caso vadano coinvolti i Consigli comunali. In questa sede è necessario affrontare nello specifico le problematiche peculiari dei Comuni di confine.
La disponibilità delle risorse, a nostro parere, va rapportata ad esigenze specifiche che hanno i nostri Comuni e alla qualità dei servizi pubblici. Non è certo con risorse una tantum da parte dello Stato, che pure possono servire, che si affrontano questi problemi.
I nostri Comuni ricevono i ristorni dei frontalieri: discutiamo della loro equa distribuzione e della loro destinazione. Ma affrontiamo anche i problemi dei frontalieri: a questo scopo proporremo ad esempio che i Comuni intervengano per il rinnovo del Contratto nazionale mantello, disdettato dagli imprenditori svizzeri in ottobre dopo oltre 70 anni di vigenza: questa situazione pone a rischio l’occupazione stessa dei nostri lavoratori frontalieri dell’edilizia e le loro condizioni salariali e di lavoro di fronte all’apertura del mercato del lavoro a una concorrenza senza regole.
Questo ci riguarda, riguarda i nostri concittadini e i nostri Comuni.
I Sindaci che si dimettono lo fanno naturalmente in nome del “federalismo”: ormai è chiaro che questo tipo di propaganda ci ha gravemente danneggiati, non solo come immagine, ma anche dal punto di vista economico, nel senso di moltiplicazione e sovrapposizione di ruoli e di risorse e quindi come spreco pagato dai contribuenti.
Di fronte alla proposta di razionalizzazione delle Comunità Montane c’è chi ha il “coraggio” di contrapporre ancora Nord e Sud: discutiamo invece nel merito come rilanciare i servizi in rete e il miglioramento delle attività a tutela dell’ambiente (avvalendoci ad esempio anche degli investimenti stabiliti dalla finanziaria per contrastare le situazioni di rischio idrogeologico).
Confidiamo, anzi ne siamo certi, che i Sindaci non aderiranno a forme di protesta a metà tra lo strumentale e il folcloristico e sapranno rappresentare degnamente le nostre comunità.
Per quanto ci riguarda riteniamo che le forze unite della Sinistra e del Centrosinistra porteranno il loro apporto costruttivo per rappresentare con determinazione gli interessi generali delle nostre popolazioni.
Virgilio Benzi, Consigliere Comunale di Porto Ceresio
Attilio Milo, Consigliere Comunale di Viggiù
Partito dei Comunisti Italiani, Valceresio.
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