Alleanza Nazionale scende in campo: “Giù le mani da Malpensa”

Ignazio la Russa lancia l'allarme: "Il governo vuole decidere in questi giorni, approfittando delle festività". An se la prende con il governo e con l'"Ulivo del Nord"

Mentre la Giunta regionale prende sempre più decisamente posizione contro la "soluzione AirFrance" per il futuro di Alitalia, Alleanza Nazionale scende in campo con i suoi pezzi da novanata schierati a Malpensa per una manifestazione. Verso le 13, guidata dai fratelli Ignazio e Romano La Russa, la delegazione di dirigenti di An, cui si è aggregato anche Lino Girometta, vicepresidente di Sea, ha raggiunto l’area check-in per un breve presidio seguito da un corteo con striscione ("Giù le mani da Malpensa!") e slogan al megafono ("Prodi dopo aver svenduto Arese vuol svendere anche Malpensa"). Il tutto nella sostanziale indifferenza di viaggiatori e lavoratori, come sempre di fretta nel formicaio umano del grande terminal.

Nel merito della questione si è entrati con la conferenza stampa che ha visto esternazioni di un po’ tutti i presenti, fra cui si annoveravano anche il senatore Alfredo Mantica e la deputata onorevole Paola Frassinetti, oltre a vari esponenti locali fra cui spiccava l’assessore regionale Pier Gianni Prosperini. «La nostra presenza qui» commenta Frassinetti «non è contingente: già un anno fa i parlamentari lombardi di An avevano preso posizione con mozioni discusse in parlamento in difesa di Malpensa. Una riduzione del traffico aereo qui sarebbe un duro colpo per tutta la Lombardia». «Air France oggi come oggi vale tanto quanto Alitalia, e la cordata rivale ha tutto il diritto di far valere le proprie ragioni con lo stesso peso» aggiunge Mantica.

Il vicepresidente di An Ignazio La Russa lancia l’allarme del giorno: «secondo quanto siamo appena venuti a sapere, sembra che il governo intenda saltare l’esame del piano industriale e già oggi, o comunque in questi giorni, prendere una decisione a favore di Air France, in modo che critiche e proteste siano attutite dal periodo festivo». Cosa che, aggiunge, «sarebbe gravissima: un colpo di mano di fronte al quale grideremmo allo scandalo». An insiste sul mantenimento di Alitalia come vettore nazionale in mani italiane: Prosperini, dopo definito «atto di guerra di Prodi e della sua banda di sciamannati» l’eventuale scelta a favore di Air France e apostrofato lo stesso Prodi come "killer" («all’estero lo chiamano così, dopo quello che ha fatto con Alfa Romeo e Cirio»), commenterà che «l’acquisizione di un marchio rivale per tenerlo lì e liquidarlo» è una vecchia tattica cui «è indecente che un governo si presti».

«Air France è forte ha la potenzialità di acquisire Alitalia, ma a questo punto il vettore italiano ne sarebbe un satellite marginale »: così ancora Ignazio la Russa. «Oltretutto, Air France vede Malpensa concorrenziale rispetto ai propri due hub di riferimento esistenti, vuol farne una Linate bis… per finire chiudendo Linate stessa» azzarda. Qualche riflessione La Russa la dedica anche alla questione settentrionale, attenuando la tesi leghista del conflitto Roma-Nord, ma ribadendo il danno «all’intero sistema Paese», oltre che all’occupazione, che risulterebbe dal depotenziamento dell’hub insubrico. Qualche tirata d’orecchie arriva al mondo imprenditoriale italiano: i "capitani coraggiosi", tanto rapidi a scattare in occasione di lucrose privatizzazioni di asset statali, rimarca velenoso Ignazio La Russa, dovrebbero rafforzare la cordata "nazionale" volta apreservare l’italianità di Alitalia. Alla eventuale compagnia aerea del Nord proposta, in caso di necessità, da Formigoni, An dice sì: quanto ad Alitalia, «alla luce del suo piano industriale deve lasciare liberi gli slot per i voli che non utilizzerà più. A Londra Heathrow li ha venduti, perchè non qui?» Romano la Russa, fratello di Ignazio ed europarlamentare, sottolinea il fallimento del governo nel raccogliere le opportunità alternative di Bruxelles, mentre esponenti locali mialnesi di An rimarcano i rischi in prospettiva per la candidatura di Milano all’Expo 2015 e per il futuro della Fiera di Rho/Pero.

Si muove anche il livello locale varesino con l’assessore provinciale Giuseppe De Bernardi Martignoni, lesto a sottolineare il rischio per l’occupazione e il fatto che ci si stia mobilitando in modo bipartisan. Concetto che stride aspramente con la bocciatura del cosiddetto "Ulivo del Nord" ad opera di Ignazio La Russa «Rispetto di più Penati che sta col governo e spiega perché. L’Ulivo del Nord critica, ma poi non agisce per impedire questa scelta… farebbero meglio a nascondersi e tacere». Per la federazione varesina ci raggiunge infine telefonicamente Luca Ferrazzi: «Disgusto e rabbia» per la prospettiva di un’Alitalia legata ad Air France, che «costituisce un insulto alla Lombardia e all’Italia: la scelta va fatta per il futuro del Paese, non per assistenzialismo romanocentrico… Se il governo avallerà questa scelta, l’Ulivo del Nord non avrà più nulla da dire agli elettori».

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Pubblicato il 28 Dicembre 2007
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