Un museo della stampa in provincia di Varese

Il primo museo della stampa in provincia di Varese? Il 2008 porterà questa novità a Germignaga in via Stheli proprio lì dove sta sorgendo la nuova sede della Nastro e Nastro, azienda tipografica luinese con alle spalle122 anni di storia. Saranno proprio i macchinari di questa azienda ad essere esposti per primi all’interno del grande spazio che verrà allestito al secondo piano, proprio sopra la tipografia. Il pezzo più pregiato, però, verrà direttamente da Palazzo Verbania dove è posizionato dagli anni ’70 un torchio da tipografia della seconda metà dell’800 di proprietà della famiglia Nastro.

Questo torchio, come recita una recente delibera di giunta, tornerà nell’azienda dove ha prestato servizio ma per essere esposto e diventare un fiore all’occhiello di questa nuova struttura museale. A confermare la notizia della prossima nascita del museo della stampa sono i fratelli Manuela e Nicola Nastro, figli di Francesco Nastro scomparso un anno e mezzo fa e grande sostenitore con numerose pubblicazioni editoriali, della cultura a Luino e dintorni. «Fu proprio lui a volerlo – dicono i figli – e per rispettare la sua volontà abbiamo deciso di dare seguito al suo progetto che lo amava definire un museo del territorio». Così i figli si sono dati da fare ed entro il 2008 un piano intero dell’azienda verrà adibito a museo della stampa. «Saranno esposte alcune macchine da stampa impiegate nella nostra azienda tra la fine del 1800 e l’inizio del ‘900 – spiegano – poi saranno esposti attrezzi, vecchi caratteri, installeremo pannelli esplicativi che ripercorrerano la storia della stampa. Un posto d’onore sarà dedicato al torchio ora in esposizione a Palazzo Verbania».

Il museo sarà visitabile gratuitamente e sarà aperto al pubblico. La famiglia Nastro, però, vuole dedicare una particolare attenzione nei confronti delle scuole e dei ragazzi per cui stanno cercando di coinvolgere gli istituti scolastici della zona e le scuole specialistche del settore dela stampa. A fianco del museo sarà anche allestita una sala congressi da 150 posti per la promozione di iniziative culturali che, in questo modo, avranno uno spazio nuovo e funzionale per conferenze, incontri e dibattiti. La formula che i Nastro vogliono riprendere è quello dell’Imf (impianti macchine fonderia) di Luino, altra azienda che ha dedicato e dedica ampio spazio alla cultura con una sala conferenza ricavata tra i capannoni ristrutturati. Industria locale e cultura, dunque, trovano un nuovo anello di congiunzione importante e al servizio del territorio.