Affittavano casa alle squillo, denunce e sequestri
Si facevano pubblicità su Internet: ragazze anche giovanissime da Sudamerica, Est Europa e Cina. I carabinieri sequestrano due appartamenti e denunciano un uomo e una donna per favoreggiamento
Una ventina di appartamenti controllati a Varese, Gallarate, Legnano e Busto Arsizio, altrettante prostitute di origine straniera identificate, fra cui alcune giovanissime; due appartamenti sequestrati, a Gallarate in Via XXII Marzo ed a Legnano in Via Pontida e due persone, un cinese ed una rumena, denunciate per favoreggiamento della prostituzione. Questo è il bilancio dell’operazione svolta a cavallo di Capodanno dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Busto Arsizio in collaborazione con i comandi di Varese, Legnano e Gallarate. Un intervento che prosegue il "filone" investigativo avviato negli ultimi mesi con una serie di controlli mirati a reprimere il fenomeno della prostituzione in appartamento.
Le ragazze provenivano da Sud America, Europa dell’Est e Cina – "vivai" ormai classici per il reclutamento delle professioniste, più o meno volontarie, del sesso. L’organizzazione si faceva pubblicità su Internet tramite un sito specializzato nella pubblicità alle "classiche" escort italiane e straniere, oltre che su alcuni quotidiani cartacei locali. Ai militari è bastato chiamare, prendere un appuntamento e presentarsi all’indirizzo fornito dalle donne che rispondevano al telefono. In due casi sono stati raccolti specifici elementi di prova a carico di due stranieri, un 40enne di origine cinese regolarmente domiciliato a Milano ed una 46enne rumena domiciliata a Rimini. I due già da mesi avevano destinato gli appartamenti che affittavano all’esercizio della prostituzione da parte di due connazionali; per questo motivo le abitazioni sono state poste sotto sequestro. Sequestrati anche i telefoni cellulari sui quali le prostitute ricevevano le chiamate da parte dei clienti.
Alcune delle ragazze controllate avevano documenti di soggiorno per turismo rilasciati da altri Paesi europei: secondo quanto da loro dichiarato sarebbero rimaste in Italia solo qualche settimana. Per quanto riguarda i due sequestri sono competenti le Procure di Milano (per Legnano) e di Busto Arsizio (per Gallarate).
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