Pd, Giovanni Pignataro è il nuovo portavoce cittadino

 

Il Partito Democratico nomina i vertici cittadini di Gallarate e presenta il nuovo portavoce del partito, Giovanni Pignataro. Un nome uscito negli ultimi giorni, che ha ottenuto l’unanimità durante la votazione da parte del Coordinamento Cittadino. Un volto nuovo, ma che ha alle spalle un percorso.

«Sono assolutamente nuovo ad esperienze politiche – esordisce Pignataro – Ho colto nel PD la possibilità di riavvicinare la gente comune alla politica e per mettermi in gioco: io stesso sono critico verso la politica attuale, ma la critica dall’esterno mi sembrava sterile. Ecco perché occorre mettersi in gioco». Trentadue anni, avvocato, non ha mai avuto tessere, ma rivendica una storia attenta all’interesse della collettività e del bene comune: «Non sono così folle da accettare questa sfida senza essermi interessato di politica: ho un lungo percorso alle spalle, che è partito dall’impegno di fede nella comunità cristiana locale» e proseguito anche nell’associazionismo. E per evitare di essere etichettato come un cattolico identitario, rimarca subito il fatto che il «dialogo è un elemento necessario, anche in politica: la ricerca del bene comune è il punto di convergenza tra culture diverse». Un dialogo che passa anche dal confronto con la società civile – spesso evocato, ma fino ad oggi poco cercato nei fatti- e dalla salvaguardia della laicità.

 

Sul nome di Pignataro si è creato un consenso unanime, nell’arco di alcuni giorni, dopo che da tempo circolavano i nomi di Dario Terreni e Vincenzo Barletta; lo stesso portavoce si è detto stupito «dall’ampia convergenza» sul suo nome. «La scelta di Giovanni Pignataro – spiega Pierluigi Galli – non risponde alla logica del “tra i due litiganti il terzo gode”: è un scelta ponderata e condivisa, quella di un volto nuovo che lavorerà fianco a fianco con una squadra. La filosofia del PD è questa, non lo scontro tra le diverse componenti descritto dalla stampa». Insieme al portavoce, l’assemblea ha indicato anche Simona Silvestri come presidente dell’assemblea del coordinamento e Donatella Barenghi come tesoriere. In settimana sarà invece formalizzata la “squadra” di cinque persone che affiancherà il portavoce.  Inoltre è prevista la nomina di un portavoce unico del gruppo consiliare, nell’impossibilità di avere un capogruppo, visto che il regolamento attuale non permette la creazione di un unico gruppo del PD che riunisca i consiglieri eletti da Margherita e DS.

 

Il nuovo portavoce  si presenta con l’umiltà di chi deve accostarsi con attenzione alla realtà politica e amministrativa locale, ma ha anche idee chiare sulle priorità: «E’ necessario conciliare lo sviluppo la ricerca del benessere con l’attenzione a chi non ce la fa: dobbiamo recuperare l’attenzione alle zone di  marginalità e alla integrazione, primo presupposto anche per una politica di sicurezza». Sul tema della qualità di vita e dello sviluppo urbanistico, una parola è anche per il rapporto tra centro e  rioni: «Giusto che ci sia un cuore della città, ma le periferie –a rischio di divenire luoghi di marginalità- vanno valorizzate. Se un rione paga un costo per lo sviluppo, è giusto che ottenga una compensazioen». Pignataro chiude citando l’impressione ricavata dalla frequenza di spazi di aggregazione libera come i parchi pubblici: «La domenica amo infilarmi i pantaloncini corti e andare a giocare a calcio. Sui campi da calcio dell’oratorio e nei giardini pubblici vedo una società spaccata in due, tra quelli che ce la fanno e quelli che rimangono indietro. E tra questi molti stranieri sì, ma anche tanti italiani» Due mondi che sembrano sempre più distanti. Anche su questo deve lavorare il PD, anche a Gallarate.