Sea chiede i danni? Alitalia risponde alzando la posta

La compagnia di bandiera avrebbe pronta una contro-richiesta di risarcimento danni nei confronti della società di gestione aeroportuale per circa 2 miliardi di euro

Sea chiede i danni ad Alitalia? E Alitalia risponde chiedendo i danni a Sea. Come in un “rimpiattino” che ricorderebbe le ripicche dell’infanzia non ci fossero di mezzo centinaia di milioni di euro, la società di gestione aeroportuale degli scali milanesi e la compagnia guidata da Maurizio Prato si accusano a vicenda e minacciano di adire le vie legali. Ieri Sea ha ufficializzato la richiesta di 1,25 miliardi di danni alla compagnia tricolore, oggi Alitalia risponde rilanciando la contro-richiesta a 1,5/2 miliardi. Lo avrebbe detto Maurizio Prato al Sole24Ore commentando il ricorso della società gestita da Giuseppe Bonomi. Il numero uno di Alitalia avrebbe affermato che la compagnia potrebbe in caso di giudizio ottenere “la ripetizione degli ingenti oneri impropri che Alitalia ha sostenuto per posizionarsi su Malpensa” e addossa a Sea, al suo azionariato e al suo management la responsabilità di non aver chiuso Linate: “Con Linate chiuso non ci sarebbe stato bisogno dei voli di feederaggio su Malpensa con i costi che Alitalia ha sopportato, perché l’aeroporto avrebbe avuto un’alimentazione naturale. Negli ultimi dieci anni Alitalia ha alimentato attraverso le perdite del suo bilancio gli utili della Sea". Sullo spostamento dei voli da Malpensa, Prato ha detto che non è una notizia nuova, che lo sapevano tutti fin dallo scorso agosto al momento dell’approvazione del piano industriale di Alitalia. Secondo il presidente e amministratore delegato della (ex) compagnia di bandiera sarebbero circa 200 i milioni persi ogni anno dal 1998 a Malpensa da Alitalia, per un totale che si aggira dunque sui 2 miliardi di euro. Prato ha anche detto che la trattativa con AirFrance prosegue: tra il 15 e il 20 febbraio il piano sarà presentato ai sindacati. 

Intanto filtra la notizia che il Tar del Lazio ha convocato le parti interessate dal ricorso avanzato da AirOne contro l’esclusività della trattativa in corso tra Alitalia e Air France-Klm. L’appuntamento è per il prossimo martedì 5 febbraio: sarà l’incontro che precede la fissazione dell’udienza sull’eventuale sospensiva. Ap Holding, il gruppo dell’imprenditore Carlo Toto proprietario di AirOne, vuole presentare un’offerta vincolante per Alitalia e ha fatto ricorso al Tar del Lazio per potere rientrare in gioco nella vendita della compagnia di bandiera, dichiarandosi al contempo pronta a prendere parte degli slot lasciati da Alitalia a Malpensa, cosa che per altro hanno fatto altre compagnie mondiali, Lufthansa in testa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2008
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