Apre il nuovo reparto infettivi. Con tre anni di ritardo

Entro fine mese è previsto il trasloco dei pazienti dalla vecchia e fatiscente struttura al nuovo reparto, rimasto inspiegabilmente chiuso

Il giorno esatto non si conosce. O meglio, il direttore dell’azienda ospedaliera di Varese Walter Bergamaschi preferisce non rendere pubblica la data.  A fine mese, comunque, il nuovo reparto di malattie infettive del Circolo dovrebbe iniziare la sua attività.
Sono passati quasi tre anni da quando era stata fissata la data dell’inaugurazione affidata all’allora assessore regionale alla sanità Alessandro Cè. Poi, però, su quella struttura, già sotto gli occhi della procura antimafia, calò un silenzio incomprensibile.
Il primario Paolo Grossi tentò più volte a richiamare l’attenzione sulla situazione lavorativa precaria, in una struttura fatiscente, con visibili crepe nel muro, senza adeguata aerazione e con pazienti e malati in ambienti promiscui dove solo la grande professionalità del personale e un pizzico di fortuna sono iusciti a scongiurare situazioni spiacevoli.

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Il nuovo reparto infettivi del Circolo 4 di 10

La nuova palazzina, con 32 letti posti, è dotata di sofisticate attrezzature ma è rimasta vittima più volte di vandali e ladri che si sono portati via, di volta in volta, lavandini, piatti docce, citofoni, computer e altre amentità.

In questi giorni, nei corridoi colorati secondo le leggi della cromoterapia, si muovono tecnici e personale di servizio che stanno mettendo a punto le camere, gli studi medici, gli ambulatori, il day hospital. Il trasloco è imminente, non appena arriveranno le concessioni dal Comune e le autorizzazioni all’accreditamento da parte di Asl e Regione. Tra Pasqua e fine mese, dunque, saranno avviati i lavori di trasloco.

Cautamente ottimista è anche il primario Paolo Grossi che, dopo tante delusioni, potrebbe riservare qualche novità per il suo futuro: « Sono molto grato a questa città per l’esperienza che ho potuto fare – spiega il professore – ho imparato molte cose grazie alla situazione spiacevole in cui mi sono trovato. Ho lavorato con persone molto brave e professionali. Quando, però, avrò raggiunto il mio obiettivo principale, che è quello di dare alla città una struttura degna di una società civile, potrei decidere di accettare una proposta dall’Università di Pittsburg». Il docente, dunque, potrebbe lasciare Varese per un posto prestigioso dal punto di vista professionale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Marzo 2008
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Il nuovo reparto infettivi del Circolo 4 di 10

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Il nuovo e il vecchio reparto infettivi del Circolo 4 di 5

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