La Festa dell’Unità cambia nome, ma il profumo della salamella rimane
La kermesse estiva della Schiranna apre i battenti, archiviando un pezzo di storia del territorio durato quasi trent'anni. Debutta la Festa del Partito democratico
Stefano ha dodici anni. E da quando sta sulle gambe da solo e può mangiare quello che mangiano i grandi, ogni estate va alla "Festa dell’Unità" della Schiranna. Lui non sa nemmeno cosa voglia dire “Festa dell’Unità”. Invece, sul fatto che sia una festa, non ha dubbi: il profumo delle salamelle, le patatine croccanti, la musica, la gente con lo sguardo sereno e rilassato, nonostante il ronzio delle pattuglie acrobatiche di zanzare che decollano dal vicino lago.
E così ogni santo anno, arrivato il mese di giugno, Stefano si prepara alla grande festa (dura tre mesi!).
Questa mattina, primo giugno 2008, ha fatto un giro con il suo papà dalle parti della Schiranna. Una scritta ha attirato la sua attenzione: “Festa del Pd”.
«Papà, ma qui non c’era la Festa dell’Unità?» chiede Stefano.
«Sì» risponde il padre
«Vuol dire che non la fanno più?» insiste Stefano.
«No, la faranno ancora» replica con pazienza il padre.
«Allora perché gli hanno cambiato nome?» continua Stefano.
«È una storia lunga, Stefano. Dai, lasciami guidare».
«Papà, ma se io cambio nome a qualcosa, in qualche modo ne cambio anche la sua natura?».
«Non è detto» replica il padre, con un occhio allo specchietto retrovisore e un sopracciglio alzato.
Un pensiero balena nella testa del padre: "Magari a scuola gli avranno fatto leggere “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare”. E mentre rimugina su quella discussione, s’illumina, gonfia il petto e inizia a declamare con voce baritonale: «Ma poi, Stefano, che cos’è un nome? Forse che quella che chiamiamo Festa dell’Unità cesserebbe d’avere il suo profumo di salamella e di patatine fritte se la chiamassimo con altro nome? Così s’anche questa festa non si dovesse più chiamar festa dell’Unità,chi può dire che non conserverebbe la cara perfezione ch’è la sua? Rinuncia dunque, Festa dell’Unità, al tuo nome, che non è parte della nuova storia, e in cambio prenditi tutto il futuro».
«Ti è piaciuta, eh?» dice con un certo orgoglio il padre.
«Devo averla già sentita, ma non mi convince» risponde Stefano un po’ scocciato.
Stefano ha solo dodici anni. La "Festa dell’Unità" della Schiranna ne ha ventitré. “Giuletta e Romeo” vanno ormai per i 6 secoli.
Con il tempo Stefano se ne farà una ragione.
Anche se “Festa dell’Unità” suonava molto meglio.
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