Pesci, più persico e meno siluro: manovra ittica del Pd
Per non danenggiare la ripopolazione di speci autoctone, bisgona limitare le speci invasive. Lo dice Mirabelli
L’iniziativa della Provincia che vule salvare il pesce perisco suscita una presa di posizione del Pd. Il consigliere comunale Fabrizio Mirabelli rinnova al comune la sua richiesta di contenimento della diffusione del pesce siluro nel lago di Varese. Il pesce siluro, infatti, è una specie esotica invasiva, inizialmente immessa inizialmente nel lago di Comabbio, è poi passata anche nel lago di Varese adattandosi perfettamente alle nostre acque dove si è riprodotta ed è cresciuta assai rapidamente. Questo vorace predatore da giovane si ciba di avannotti delle altre specie ittiche, rane, molluschi e crostacei ma da adulto non disdegna nutrie e nidiate di uccelli acquatici; può mangiare ogni anno circa 100 kg di pesce e predilige proprio i pesci tipici del Varesotto: trota, pesce persico, scardola e alborella, vanificando tutti gli sforzi di ripopolamento compiuti in tale direzione. Mirabelli ricorda di aver chiesto a suo tempo al comune l’attuazione di un Piano di limitazione del pesce siluro, in collaborazione con i pescatori sportivi e l’Istituto di Biologia dell’Università dell’Insubria, che preveda anche l’istituzione di una vera e propria taglia di 26 centesimi al kg per la sua cattura, come, peraltro, già avviene, ad esempio, nel fiume Po.
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