Avvocati scontenti: «I nuovi locali sono da rifare»

Il palazzo della procura è tutto un cantiere tranne che per gli uffici dell’Ordine degli avvocati di Busto Arsizio che dovranno mettere mano al portafoglio e mettere a posto gli spazi concessi loro dall’amministrazione comunale. Per Brunella Cardani, presidente dell’ordine bustocco, pare non sia stato un buon affare accettare il gentile dono: «Siamo rimasti davvero delusi – dice ai giornalisti mentre mostra gli spazi concessi – ci hanno lasciato la parte più rovinata dell’edificio e toccherà a noi mettere mano al portafoglio per ristrutturare gli uffici che sono di proprietà del comune. La spesa, ad occhio, dovrebbe superare i cento mila euro senza contare che c’è da rifare il tetto e l’amministrazione non vuole mettere mano al portafoglio».

Già, perchè il tetto (in amianto) è bucato e l’acqua entra nelle pareti rendendo vana una possibile ristrutturazione interna. «Siamo disposti a mettere a posto i locali – dice l’avvocatessa – ma al tetto ci deve pensare l’amministrazione». All’ordine va l’ex archivio della cancelleria, che ha bisogno del rifacimento del pavimento, di essere imbiancato, di un nuovo impianto elettrico, del riscaldamento che non c’è e dello smontaggio dei pesantissimi archivi. Il bagno è in condizioni pessime, l’acqua ha fatto ammuffire le pareti e i sanitari risalgono all’epoca napoleonica. Gli uffici già occupati, inoltre, hanno bisogno anch’essi del rifacimento dell’impianto elettrico.

La spesa da affrontare è enorme ma c’è anche la voglia di agire e allargare gli spazi a disposizione del pubblico; proprio per questo motivo Brunella Cardani chiede all’amministrazione di collaborare: «Oltre al servizio per gli avvocati questi uffici sono a disposizione del pubblico soprattutto per una funzione fondamentale, quella del patrocinio gratuito – ricoda la Cardani – un servizio mirato a persone che ne hanno davvero bisogno e che sono in difficoltà economiche oltre che giudiziarie».