Indagini su una setta religiosa, 4 denunce per truffa
Secondo la polizia con la scusa del fervore biblico spillavano soldi agli adepti. Dopo una serie di denunce, sono scattate perquisizioni e controlli. Sviluppi in queste ore
Una setta religiosa che con la scusa del fervore biblico spillava soldi ai suoi adererenti. E’ questa l’accusa per quattro persone, considerati dalla procura di Varese i capi di un movimento fondamentalista religioso che aveva una sede e una base operativa nella nostra provincia, ma che si è diffuso in diverse zone d’Italia, dove conterebbe almeno un centinaio tra aderenti e simpatizzanti, di tutti i ceti sociali, anche tra professionisti, persone istruite e con disponibilità economiche.
Proprio dagli adepti varesini della setta è nata l’inchiesta che, in assoluto riserbo, la Digos sta conducendo da almeno un anno, durante una complessa attività di indagine che ha portato, nelle ultime ore, a una serie di perquisizioni; almeno 3 sono state fatte nel varesotto e una fuori provincia. Gli agenti si sono presentati a casa degli indagati, e hanno raccolto diverso materiale che viene giudicato utile alle indagini e che dovrà essere vagliato dalla procura.
L’inchiesta era rimasta fino a oggi riservata, ma gli sviluppi di queste ore hanno portato ad alcune indiscrezioni che probabilmente saranno chiarite dagli stessi inquirenti martedì. Si escludono implicazioni sataniche, si tratterebbe, come si diceva, di una truffa che però potrebbe aver coinvolto anche più persone di quelle entrate fino a questo momento nel mirino degli investigatori.
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