“Immigrati, ecco la verità sui minorenni egiziani”

Angelo Zappoli rende note le dichiarazioni dell'assessore Navarro in commissione. "L'emergenza non c'è mai stata"

Il nuovo capitolo dell’allarme sicurezza/immigrati è legato alla questione del centro di via Pola. In attesa che il consigliere Monti convochi la commissione servizi sociali, nella quale si spera di avere un quadro serio su cui riflettere, pare opportuno riaccendere i riflettori su un altro episodio sul quale, nonostante mia esplicita richiesta, l’Assessore Navarro non ha completato l’informazione.

 

Questo al fine di rendere più chiara, se mai ve ne fosse bisogno, la strumentalità di una serie di dichiarazioni che periodicamente vengono rilasciate da esponenti della maggioranza del governo locale. (foto sopra. il consigliere Zappoli)

 

Un paio di mesi fa, l’Assessore Binelli ed altri, lanciavano l’allarme sui costi a carico del Comune per l’assistenza a giovani immigrati richiedenti asilo. Si denunciava come questi giovani stranieri costassero 800mila euro l’anno alla nostra città e come questo fosse insostenibile per le risorse dei Servizi Sociali del Comune. Nell’articolo all’Assessore ai Servizi Sociali, Navarro (UDC) veniva attribuito questo virgolettato: “per obbedire alle disposizioni dello Stato e offrire assistenza a questi stranieri, sono costretto a tagliare servizi per i nostri anziani e disabili”. Queste dichiarazioni facevano seguito, a quelle del Sindaco, non so da chi informato, che, nel suo discorso all’ inaugurazione dell’UPEL ai primi di novembre, aveva spiegato che gli immigrati minorenni senza famiglia sono un costo molto elevato per il Comune. «Questi bambini e ragazzi vanno affidati ai servizi sociali  – spiegava il Sindaco come riportato da un altro organo di informazione – e negli ultimi mesi abbiamo avuti venti casi. Assisterli ci è costato 600mila euro. Io avrei preferito destinare quei soldi ai poveri della nostra città, ai più deboli. Purtroppo non posso farlo. Per questo io sostengo che gli immigrati stranieri che sono qui soli debbano essere affidati ai Centri di prima assistenza, non ai servizi sociali».

 

Di fronte ad una situazione come quella descritta ognuno si sarebbe preoccupato, se fosse stata vera !! Infatti nella Commissione consiliare Servizi sociali, riunitasi il giorno 15 dicembre scorso, è emerso che le notizie diffuse non corrispondevano al vero e l’Assessore Navarro, chiamato da me a risponderne, ha detto che le sue dichiarazioni erano state manipolate !! (a sinistra, l’assessore Navarro)

 

Dalla Commissione è infatti emerso che, a fronte di uno strano incremento di arrivi dall’Egitto, l’Assessorato aveva paventato un aumento delle risorse necessarie, ma che alla prova dei fatti, su 30 minori presi in carico dai Servizi Sociali nel 2008, quelli stranieri sono stati meno di 5 (ed il dato è in media con gli anni passati). Conseguentemente è emerso che su circa 835mila euro di spesa, il costo dovuto a minori immigrati è di circa 120mila euro e questo per una ragione ben precisa: al contrario che per molti minori italiani per i quali si riesce ad attivare un meccanismo di affido familiare che costa ca. 400 euro al mese, per i minori stranieri ci si appoggia a delle comunità di accoglienza che costano fino a 3mila euro al mese per assistito.

 

Di fronte alla situazione emersa, se da un lato non possiamo non chiederci se i costi che le comunità addebitano al Comune sono congrui e se, con gli stessi soldi, non potrebbero essere esperite altre soluzioni e su questo si dovrà tornare, dall’altro ho chiesto all’Assessore di rettificare immediatamente quanto uscito sulla stampa, in modo da fermare l’ennesima pretestuosa campagna demagogica e strumentale che usa della condizione dei migranti per portare consenso ad alcuni partiti di centrodestra. Ho dato tempo all’Assessore per portare una parola di chiarezza sulla vicenda, gli ho dato tempo fino a fine 2008, ma, di fronte ad un silenzio che perdura e che non va ad onore di chi dovrebbe essere portatore di valori, anche religiosi, di rispetto per la verità, non mi resta altro che rendere pubblico quanto emerso, nella speranza che i Consiglieri e gli Assessori, quando si esprimono su questi ed altri temi che coinvolgono la gestione del nostro Comune, riescano a farlo prima come amministratori, e dopo essersi documentati, e poi come propagandisti di partito.

 

Ma questa è una speranza risultata vana nell’anno passato e che resterà vana anche nell’anno appena iniziato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Gennaio 2009
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