Cimberio gran vittoria in trasferta e fuga in classifica

Jesi-Varese 88-91. Al termine di 40' di battaglia i biancorossi espugnano il campo della Fileni. Dickens e Martinoni colpiscono a raffica, Childress guida bene la squadra. Soresina e Casale perdono: Varese va a +4 in classifica

Quando Jesi e Varese si incontrano, le unità cardiologiche devono per forza stare in campana. Come già all’andata la sfida tra marchigiani e lombardi si è risolta a fil di sirena e anche in questa circostanza a esultare è stata la Cimberio, tornata così al successo in trasferta (88-91 il finale) a tre mesi dall’ultimo viaggio vincente, a Pavia. Una vittoria pesante, che tiene i biancorossi in testa al campionato (Soresina intanto ha perso ed è scivolata a -4), li riempie di fiducia in vista della Final Four di Coppa Italia del prossimo weekend e presumibilmente elimina la Fileni dalla lotta per la promozione diretta. Una lotta che in questo momento vede – ed è la prima volta – la squadra di Pillastrini con quattro punti di vantaggio sulle rivali più vicine. Le sconfitte di Soresina e Casale (clamorosa tripla del pavese Colussi a fil di sirena) infatti lasciano Galanda e compagni a quota 30, quattro gradini più in su delle inseguitrici. Un patrimonio che ora dev’essere difeso a ogni costo.
Il successo di Varese ha questa volta tante facce e non è dovuto a una singola prodezza o a un solo campione. La Cimberio manda ben cinque uomini in doppia cifra, quattro dei quali sono i lunghi (il quinto è Childress che ha guidato al meglio la squadra), colpisce Jesi in tanti modi e dimostra di non aver paura di accettare ritmi alti fuori casa. Il tutto senza il proprio “stopper” Nikagbatse, in panchina ma non utilizzato, né Ricky Antonelli con la caviglia gonfia proprio nel giorno in cui la Fileni ha ritrovato il proprio play Maestranzi che per poco nel finale non vince da solo la partita. E in casa biancorossa anche chi non ha convinto in pieno (Lauwers, Passera) o è stato un poco al di sotto delle ultime uscite (Gergati) ha comunque messo assieme qualche giocata fondamentale. Il belga, in particolare, dopo un letargo infinito ha segnato 5 punti nelle ultime battute senza i quali Jesi sarebbe a far festa per tutta la notte.
 
LA PARTITA – Che il tiro a segno sia la specialità della serata al PalaTriccoli lo si intuisce subito. In pochi minuti il punteggio lievita, con Cotani prima e Dickens poi a produrre punti a raffica. Varese è davanti fin dai primi possessi giocati a ritmi alti e la prima sirena (canestro convalidato a Childress su stoppata irregolare) fissa un 23-30 ospite frutto di un eccelso 5/6 da 3 punti.
Dickens si gasa e finché le sue gambe d’acciaio lo sostengono (poi andrà nettamente calando, vista la sua condizione non ottimale) demolisce ogni difesa di Boykin. In 11’ di impiego l’americano segna 17 punti da vicino, da lontano, dalla lunetta e pure schiacciando. Jesi però inizia a colpire con regolarità da fuori e a servire il totem Maggioli su cui Galanda fatica parecchio. Prima dell’intervallo (43-49) Martinoni si concede il lusso dell’ennesima tripla, arma che gusta mucho a tutta la Cimberio (8/13 al 20’).
Dopo la pausa la squadra di Ciaboco ha il classico coltello tra i denti: con Cuffee scatenato Jesi piazza un 11-4 parziale che vuol dire sorpasso. Qui i Pillastriños hanno il merito di tenere duro: Martinoni segna cinque punti di fila e dopo la nuova sfuriata degli americani della Fileni aggiunge un’altra tripla accompagnata al canestro di Gergati. La terza sirena trova ancora Childress pronto per i liberi del 63-71.
 
IL FINALE – L’ultimo quarto è assolutamente da cuore in gola. La Fileni ricuce in pochi minuti il distacco con due triple di Sambugaro e una ciascuno di Boykin e Cuffee (77-77) che rompono alcune azioni costellate di palle perse. La volatona comincia a 3’ dal traguardo; tripla di Galanda e poi botta e risposta tra i due registi, Maestranzi e Childress. L’oriundo arancione, al rientro dall’infortunio, è scatenato e segna otto punti in 90” con tanto di gioco da 4 punti per fallo di Lauwers su tripla a segno (86-85). Già, il belga: un canestro all’inizio e poi più niente fino alle battute finali quando si fa trovare pronto su assist di Cotani (86-89). Siamo all’epilogo: Varese sceglie a ragione il fallo sistematico e ai liberi di Maestranzi risponde ancora il belga dalla lunetta con 7” da giocare. Il tempo per la beffa ci sarebbe ma prima Maestranzi e infine Sambugaro sbagliano le ultime cartucce utili per acciuffare il pareggio. Finisce 88-91 e i pochi tifosi di Varese (17, alla faccia della scaramanzia) che hanno raggiunto Jesi possono esultare assieme ai giocatori: la Cimberio non molla.
 

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Pubblicato il 22 Febbraio 2009
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