L’impegno di Cesvov: una guida per la “città accessibile” anche a Busto

Il centro servizi per il volontariato sarà affiancato da varie realtà associative cittadine che "mapperanno" l'abitato con l'aiuto di giovani disabili e realizzeranno una cartina. Il progetto già portato avanti con successo a Varese

Cesvov – Centro Servizi per il Volontariato lancia anche a Busto Arsizio la campagna per la "guida alla città accessibile" già portata avanti a Varese e in corso a Saronno. È il progetto "Cesvov per tutti", presentato questa mattina presso la sede Acli . Lo scopo è quello di creare una mappa della città, con tanto di indicazioni in forma di semafori (verde, giallo, rosso) sull’accessibilità di luoghi e locali per i disabili di vario tipo – non solo non deambulanti, ma anche non vedenti ad esempio. Il progetto ha come detto alle spalle precedenti solidi, con il lavoro svolto a Varese e sfociato in una guida pronta in tempo per il Mondiale di ciclismo. Ora tocca a Busto Arsizio, dove all’appello del Cesvov hanno risposto varie associazioni che si occupano a vario titolo di disabilità e disagio: Volontari del Sollievo, Delfini Birichini, Auser insieme Busto Arsizio, Aias A.Tosi, Asd-Pro Patria polisportiva disabili, Anffas, Adiapsi, e naturalmente i "padroni di casa" delle Acli che con il presidente Sergio Moriggi hanno offerto la sede per pubblicizzare l’iniziativa presso la stampa. Il progetto, patrocinato da Comune, Provincia e Azienda ospedaliera, metterà al lavoro almeno una dozzina di "mappatori" che dovranno "radiografare" la giungla urbana bustese per coglierne le criticità o al contrario il livello di adeguamento alle esigenze di chi si muove con difficoltà. Da lunedì comparirà per le vie di Busto un manifesto per far conoscere le citate associazioni; si implementerà quindi appositamente il sito www.cesvovpertutti.it ; saranno organizzati una tavola rotonda tematica e un seminario sulle guide esistenti prima di dare il via ai rilevamenti, che coinvolgeranno in prima persona giovani disabili. Le rilevazioni avranno luogo fra maggio e giugno, a settembre dovrbebe poter essere edita la guida all’accessibilità.

«Non solo barriere architettoniche» avverte il direttore di Cesvov Maurizio Ampollini, «accessibilità vuol dire la città per tutti, dalla mamma con bimbo in passeggino al disabile fino all’anziano con ridotta mobilità. Le città, sulla base dell’esperienza, risultano un po’ più praticabili di quanto si penserebbe a prima vista, comunque sono solo vent’anni circa che si pone attenzione a questi problemi, con tutto quel che ne segue. Si pensi solo che qui a Busto quando arriva un disabile ai servizi sociali in via Roma, è l’assessore a dover scendere da lui…» Paradossi che illuminano le dimensioni delle difficoltà ereditate da affrontare. «La mappatura della città vedrà i disabili protagonisti, non sarà fatta per loro, ma con loro. Sarà importante fare rete tra le associazioni e le istituzioni: Busto è favorita, essendo distretto a sè nel Piano di zona (servizi sociali ndr), e già ha in questo ambito un tavolo disabili che potrà essere d’aiuto. Abbiamo nel volontariato una risorsa importante ma che non si può e non si deve considerare solo come manodopera costo zero. Non si tratta di un mero braccio operativo subalterno, bensì di un soggetto contitolare delle politiche sociali e che il diritto di dire la sua». Per Ampollini le vere barriere da rimuovere sono prima di tutto quelle interiori: egoismo e menefreghismo. Per il resto, la tecnica aiuta: «Anche per i ciechi ci sono i primi marciapiedi con apposite bande, e al CCR di Ispra hanno avuto un’idea semplice e geniale: "riciclare" i microchip utilizzati per "taggare" il bestiame da macello, riprogrammarli e immergerli nei marciapiedi, dove sono rilevabili da appositi bastoni elettronici. A Laveno Mombello c’è già un tratto sperimentale».
«L’accessibilità per tutti sarà un tema importante anche in chiave Expo 2015, anche il sottosegretariato al Turismo sta cercando di inviduare una dozzina di centri fra mare e montagna per renderli totalmente accessibili» aggiunge Renato Bertola, cnsulente di Cesvov per il progetto. Non è un caso forse che il luogo accessibile per eccellenza risulti di questi tempi il centro commerciale, «fatto a misura di carrello…»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Marzo 2009
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