La pietra e lo scalpello. Un viaggio attraverso la storia di Viggiù

Una giornata alla scoperta della straordinaria storia delle sue cave di pietra e dell’eccezionale patrimonio d’arte che generazioni di scalpellini

In occasione della 17a edizione della Giornata di Primavera la Delegazione FAI di Varese, grazie alla collaborazione del Comune di Viggiù, propone una giornata alla scoperta della straordinaria storia di Viggiù, delle sue cave di pietra e dell’eccezionale patrimonio d’arte che generazioni di scalpellini, scultori e architetti, che qui sono nati e si sono formati, hanno lasciato a testimonianza di secoli in cui l’economia e la cultura del paese si è basata quasi esclusivamente sull’attività di estrazione della pietra, quella “pietra di Viggiù” impiegata per realizzare e decorare centinaia di edifici e monumenti della nostra regione e non solo.
Sabato 28 marzo, dalle ore 14.30 alle 17.30 e domenica 29 marzo, dalle 10.00 alle 17.30, i musei, le chiese e molti altri monumenti di Viggiù apriranno le loro porte per un itinerario che condurrà i visitatori, grazie alle visite guidate proposte dal FAI, alla scoperta (o riscoperta) della storia del paese e del suo patrimonio artistico e architettonico.
 
L’itinerario di visita proposto inizia dal Museo Civico Enrico Butti. L’edificio, sorto per iniziativa di Enrico Butti (1847-1932) che nel 1926 lo donò al Comune insieme alla propria villa e al parco, raccoglie circa ottanta modelli in gesso dello scultore viggiutese, tra cui i monumenti al guerriero di Legnano, a Giuseppe Verdi, oltre a diverse opere funerarie realizzate per il cimitero monumentale di Milano. Da segnalare il monumento al Minatore premiato all’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Al primo piano è collocata la quadreria del maestro.
In un padiglione edificato negli anni ’60, secondo le intenzioni dello scultore Giacomo Buzzi Reschini (1881-1962), è invece allestito il Museo degli Artisti Viggiutesi del Novecento, che ospita le opere dell’artista e di altri esponenti della scultura viggiutese dell’ultimo secolo.
 
Di fronte al Museo Butti aprirà i suoi cancelli il Cimitero Vecchio, realizzato nel 1818. Le tumulazioni terminarono nel 1910 e da allora il cimitero non ha subito alcun intervento, conservando una suggestiva atmosfera tipicamente romantica. Le tombe, realizzate dai principali scultori viggiutesi del tempo, rappresentano una testimonianza intatta di arte sepolcrale dell’Ottocento lombardo.
 
Nel centro del paese è l’articolato complesso architettonico di Villa Borromeo (oggi di proprietà comunale), casa di villeggiatura tardo neoclassica edificata per il conte Renato Borromeo. Oltre al giardino ottocentesco si potranno visitare alcune sale della Villa, dove sarà allestita una mostra fotografica di Gottardo Ortelli dedicata ai portali in pietra che ornano molte case del paese. La Scuderia di Villa Borromeo, dall’insolita pianta circolare e decorata lungo le pareti da eleganti teste equine in terracotta, ospita il Museo dei Picasass, una delle poche esposizioni permanenti in ambito lombardo dedicate agli strumenti, ai materiali e alle testimonianze relative alla diverse fasi della lavorazione della pietra. L’Orangerie ospita invece il Museo degli Artisti Viggiutesi dell’Ottocento, sezione dei Musei Civici dedicata agli scultori viggiutesi del XIX secolo.
La visita presso Villa Borromeo sarà inoltre allietata da un concerto di sax (sabato, ore 15.00-16.00)
 
Gli iscritti al FAI, vecchi e nuovi, potranno visitare in esclusiva e fino ad esaurimento posti (prenotazioni presso FAI-Villa Panza, tel. 0332 283960 o in loco) le antiche cave di pietra arenaria, dove il lavoro dei cavatori ha creato nei secoli suggestive ambientazioni paragonabili a imponenti cattedrali scavate nella pietra. I visitatori delle cave potranno anche sostare nella Bottega di Virginio Gussoni uno degli ultimi viggiutesi a portare avanti la tradizione dell’arte della lavorazione della pietra, magistrale esecutore dei modelli di grandi scultori del Novecento, primo fra tutti Floriano Bodini.
 
In tutti i Beni aperti al pubblico saranno proposte visite guidate realizzate con la collaborazione degli “Apprendisti Ciceroni” del Liceo Ginnasio Statale “E. Cairoli”, del Liceo Artistico “A. Frattini” di Varese e della Scuola Media Statale “G. Buzzi Reschini” di Viggiù, dell’Associazione Guide Varese Aperta di Varese, degli agronomi dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Varese e dei volontari delle associazioni viggiutesi.
Per info: delegazione FAI di Varese  fondine@libero.it
Comune di Viggiù: Daniele Trentini – Responsabile Servizi Culturali – tel. 0332 486106 – trentini.llpp@comune.viggiu.va.it

Rizzi Francesco – Responsabile Servizi Bibliotecari – tel. 0332 486510 – museobutti@comune.viggiu.va.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Marzo 2009
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