I doveri della statistica: chiarezza, non demagogia

"In un momento economico delicato, si usino i dati con attenzione. Senza fare terrorismo", dice l'Associazione Artigiani di Varese

Riceviamo e pubblichiamo

La situazione preoccupa e non si avverte certo l’assenza di comunicazioni “urlate” dove i numeri su disoccupazione, cassa integrazioni e ammortizzatori sociali sono presentati ai mass media con faciloneria.
Le statistiche possono anche essere esatte, ma usiamole con la dovuta cautela. Ciò non significa “censurare”, ma aprire gli occhi su una realtà che dev’essere valutata in tutte le sue prospettive.
Non ha alcun senso fotografare l’economia della provincia di Varese, o della Regione Lombardia, ponendo sullo stesso piano realtà così diverse fra loro – per occupazione, struttura aziendale, contrattualistica – quali quelle delle MPI, del commercio e turismo e dell’industria.
Non è accettabile, soprattutto in quest’epoca storica, la leggerezza nel comunicare le rilevazioni statistiche. A maggior ragione se non si indicano, poi, i validi parametri ai quali fare riferimento per capire se la situazione è grave o gravissima, se si deve parlare di recessione o di crisi, se ci sono margini sufficienti per risalire la china. Quindi, diciamo “No” ai messaggi terroristici dei licenziamenti di massa, degli allarmismi debordanti, di un’idea di Welfare universale che oggi è del tutto impraticabile.
"Ricordiamo, infatti, che per il comparto artigiano – dichiara Giorgio Merletti, presidente dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese – operano ormai da più di un decennio ammortizzatori sociali (contratti di solidarietà e sospensione) di tipo mutualistico erogati mediante gli Enti Bilaterali. Strumenti creati appositamente per il sostegno al reddito dei lavoratori ma, fondamentalmente, per preservare e mantenere, nelle aziende che soffrono momentaneamente di crisi, il “capitale umano” e la sua professionalità quale risorsa fondamentale delle MPI. Da aggiungere che nelle MPI, oltre il 90% dei contratti di lavoro subordinato sono a tempo indeterminato e, quindi, nelle stragrande maggioranza dei casi sono stati utilizzati ammortizzatori sociali ad hoc".
Al 15 marzo 2009, infatti, sono state attivati 110 contratti di solidarietà e 12 contratti di sospensione attività lavorativa con un impegno di spesa, nella provincia di Varese, di oltre 3 milioni di euro. Al 10 marzo del 2009 le attivazioni sono state 10 in più rispetto all’intero anno 2008. Per quanto riguarda la Cassa Integrazione in deroga, al 15 marzo 2009 ne sono state attivate 60 contro le 73 dell’intero anno del 2008. Da evidenziare che gli ammortizzatori hanno coinvolto una media di circa 500 dipendenti al mese.
Dai dati in nostro possesso, su un campione di oltre 2000 aziende, nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2008 ed il 28 febbraio 2009, le imprese artigiane della nostra provincia hanno fatto ricorso ai licenziamenti solo in casi estremi, tanto che risulta un saldo positivo di assunzioni pari a 45 lavoratori. Il dato è in linea con gli anni precedenti.
Le nostre proposte:
-Difendiamo il capitale umano (risorsa fondamentale delle MPI) e sosteniamo la sua occupabilità;
-Offriamo ai lavoratori tutti quegli strumenti grazie ai quali possano spendere le loro professionalità;
-Sosteniamo e incoraggiamo la formazione e/o la riqualificazione professionale anche attraverso percorsi condivisi con Provincia di Varese e Regione Lombardia;
-Facilitiamo l’accesso al credito alle MPI e a tutto il mondo imprenditoriale attraverso la leva dei Confidi. Con la loro ricapitalizzazione si potrà dare maggior forza allo strumento della prossimità, della pratica dei bisogni (soddisfare le reali necessità degli imprenditori) e al ruolo di mediatore creditizio svolto dai Confidi;
-Puntiamo su cinque campi d’azione: mutualità, garanzia, controgaranzia, cogaranzia e cofinanziamento per lo sviluppo.
-Immettiamo liquidità nel sistema, con l’impegno di enti e istituzioni, chiedendo alle amministrazioni pubbliche di mostrarsi responsabili nel risparmio e concrete nelle decisioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2009
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