Quando i “lumbard” fanno grande Reggio Calabria

Il senatore varesino del Pd, Paolo Rossi: «Il capoluogo calabrese sarà considerato "città metropolitana" perché la Lega ha votato contro il nostro emendamento. Come era avvenuto con Catania»

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento in aula del Senatore varesino Paolo Rossi (Pd) in merito alla bocciatura di un emendamento nell’ambito della discussione tenutasi in Senato circa il Federalismo fiscale.

Ieri, nell’ambito del voto sul Federalismo fiscale, la Maggioranza ha bocciato un emendamento del Parito democratico (23.1), in base al quale si chiedeva di eliminare Reggio Calabria dal novero delle città metropolitane, così come proposto nel disegno di legge dalla stessa Maggioranza.

Non vi è, naturalmente, alcunché contro Reggio Calabria, nello specifico, e tuttavia inserire tale città in un elenco di Comuni metropolitani (fra cui si contano: Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Bari, Napoli) è operazione che sembrerebbe rispondere chiaramente a un mero opportunismo di facciata.
La Lega ha votato compattamente contro l’emendamento, assumendo una posizione che ben si coniuga con i finanziamenti devoluti a Roma capitale e i milioni destinati a Catania.
Il Partito democratico, com’è ampiamente noto, si è dimostrato favorevole, in linea di massima, al progetto federalista e comunque è sempre stato disponibile a un confronto costruttivo sul tema.
Lascia a dir poco perplessi l’atteggiamento di un Partito come la Lega che, a dispetto dell’esibito rigore nei riguardi di alcuni temi, cede in Parlamento a logiche diverse, lontane da quella specchiata moralità e dal bene del Paese che dice di voler professare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2009
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