“Uccise Chiara con crudeltà”, verranno chiesti 30 anni di carcere
Oggi i pubblici ministrei che hanno condotto le indagine formuleranno la richiesta in tribunale. Alberto Stasi è sempre stato il solo indagato dell’inchiesta per l’omicidio della sua fidanzata, Chiara Poggi
Trent’anni di carcere ad Alberto Stasi "per aver ucciso Chiara accanendosi contro di lei con sevizie e crudeltà". Questo chiederanno oggi, 9 aprile, i pubblici ministeri Rosa Muscio e Claudio Michelucci al giudice dell’udienza preliminare Stefano Vitelli.
Alberto è sempre stato il solo indagato dell’inchiesta per l’omicidio della sua fidanzata, Chiara Poggi uccisa il 13 agosto del 2007 nella sua villetta di Garlasco.
La prossima udienza, 18 aprile, dovrebbe essere quella della sentenza: repliche e poi camera di consiglio, a meno che il giudice non chieda una nuova perizia sul computer di Alberto. In quel computer migliaia e migliaia di immagini, navigazioni, filmati pornografici catalogati per argomenti. Un archivio così imponente da far dire ai pm che «l’imputato ha una propensione maniacale per la pornografia», dettaglio ritenuto alla base del movente.
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