Basso si sacrifica e Sastre si prende il Vesuvio

Ivan, alle spalle dello spagnolo, rallenta per aiutare Pellizotti. Di Luca con l'abbuono guadagna 8" su Menchov, sempre più vicino al successo finale. Si ritira Andriotto

Carlos Sastre si arrampica quasi con cattiveria fino in cima al Vesuvio per conquistare la seconda tappa in questo Giro d’Italia, terminata sul vulcano che sovrasta Napoli senza capovolgere la classifica generale.
Danilo Di Luca infatti non riesce a staccare Denis Menchov sull’ultima salita del Giro e, pur rosicchiando 8” al russo grazie all’abbuono del terzo posto, rimane sfavorito per il successo finale nei confronti del capitano della Rabobank. Nel duello si è inserito per questa volta anche un encomiabile Franco Pellizotti che al quarto tentativo ha lasciato indietro la maglia rosa e quella ciclamino e – aiutato da Ivan Basso – ha concluso al secondo posto consolidando il suo podio.

Già, Ivan: oggi è lui che merita il grande applauso per un doppio sacrificio. Il cassanese ha lanciato per primo l’attacco scattando sulle prime rampe del Vesuvio, poi è stato raggiunto e staccato da Sastre e infine – con ancora lo spagnolo a portata di pedale – si è rialzato per attendere Pellizotti. Una mossa tutto sommato comprensibile in chiave Liquigas ma che fa male al cuore ai tifosi di Basso che in questo modo è stato anche scavalcato da Sastre in classifica generale. Ora l’iberico è quarto, il varesino quinto e tutto fa pensare che sarà questo il suo piazzamento definitivo a Roma. Peccato, perché per alcuni chilometri la possibilità di una vittoria parziale di Ivan era davvero vicina ad accadere; Sastre però ha deciso di seguire l’ex compagno di squadra (erano assieme nella Csc) e dimostrare a tutti che la sua vittoria al Tour 2008 e che il successo del Monte Petrano sono state legittime. Alle sue spalle Pellizotti è stato attivo tanto quanto Di Luca che in più occasioni ha strattonato Menchov, sempre granitico nel non mollare di un centimetro neppure sui tanti cambi di ritmo della montagna campana.
Dal gruppone dei “peones” purtroppo, arriva invece una brutta notizia. Il ritiro di Dario Andriotto, l’esperto bustese che di mestiere fa il gregario per Garzelli nell’Acqua&Sapone. Il “drugo” era al suo ultimo Giro e purtroppo lo ha dovuto abbandonare a pochi passi dall’arrivo di Roma: una vera disdetta.
 
Domani – sabato – c’è la penultima tappa: si va da Napoli ad Anagni con una frazione lunga ma senza asperità. A eccezione, se si vuole, del finale visto che il traguardo è posto alla fine di un rettilineo in leggera salita. I velocisti potranno provarci ma chi ha nelle gambe lo scatto non da sprinter puro è forse più indicato: insomma, se Danilo Di Luca vuol partire alla pari nella cronometro con Menchov ha un’ultima chance per acchiappare abbuoni. E Stefano Garzelli ha invece a disposizione un ultimo tentativo per centrare quel successo di tappa che merita più di chiunque altro.

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Pubblicato il 29 Maggio 2009
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