Boasson-Hagen vince a Chiavenna. Freire: “Menchov è il favorito”

Il 22enne norvegese regola i compagni di fuga nel primo arrivo lombardo. Il tre volte iridato a Varesenews: «Denis è in Italia per vincere e alle Cinque Terre batterà un colpo»

È uno dei volti più promettenti del ciclismo mondiale e dopo aver colto un bel secondo posto alle spalle di Scarponi sul traguardo di Mayrhofen è stato bravissimo a centrare il successo in quel di Chiavenna. La settima tappa del Giro d’Italia è andata al giovane norvegese Edvald Boasson-Hagen che ha bruciato i quattro compagni di fuga nel finale della prima delle tre tappe lombarde della corsa rosa.

Finale all’insegna dei discesisti quello odierno; non bisogna infatti lasciarsi ingannare dalle località di partenza (Innsbruck), di passaggio (St. Moritz) e di arrivo, visto che il tracciato della frazione presentava un solo gran premio della montagna anche sì di bassa categoria, il passo del Maloja, cui il gruppo è giunto in pratica dopo un lunghissimo falsopiano. La parte più interessante è quindi iniziata dopo lo scollinamento con una discesa lunga e insidiosa anche per via della strada bagnata e della scarsa visibilità. Bravi in questo caso i gregari di Basso: sapendo che Ivan patisce qualche difficoltà in queste condizioni si sono messi in testa al gruppo per evitare cattive sorprese.
Della situazione ne ha approfittato l’esperto Bertolini (classe ’71) che è scattato tutto solo. Su di lui sono rientrati in quattro: Boasson-Hagen (foto dal sito www.highroadsports.com), Viganò, Hunter e Brutt mentre Grivko ci ha provato ma è rimasto a metà strada finendo per essere riassorbito nel finale.
Lo stesso Bertolini ha poi provato l’azione giunto all’ultimo chilometro, conoscendo le qualità allo sprint di Boasson-Hagen e soprattutto Hunter. Missione fallita e allora il norvegese si è involato portando al Team Columbia il secondo successo di giornata.
In classifica Danilo Di Luca mantiene come previsto il primato, in attesa dell’interessante tappa del sabato con partenza da Morbegno e arrivo a Bergamo. Due i Gpm: impegnativo il Culmine di San Pietro dopo 65 chilometri, meno il Colle del Gallo a 30 dall’arrivo. Però il finale a strappi può regalare emozioni laddove Stefano Garzelli fece un capolavoro due anni fa, beffando un incredulo Simoni.

Intanto tra gli uomini di classifica, con Di Luca in rosa e Basso costretto a fare a tutta una discesa che certo non si sposa con le sue caratteristiche, continua a far paura Denis Menchov che l’altro ieri ha battuto tutti i migliori in cima all’Alpe di Siusi. Difficile da staccare in salita, forte nella cronometro, già capace di vincere la Vuelta, il russo è considerato il favorito anche da un grande campione che lo conosce molto bene, Oscar Freire. Il tre volte iridato è suo compagno nella Rabobank e conosce bene i piani di Menchov: «Io sapevo che Denis veniva al Giro per provare a vincerlo. L’anno scorso ha partecipato per preparare il Tour e imparare a correre in Italia ma in questo 2009 è partito per il bersaglio grosso. Forse la stampa italiana lo ha sottovalutato come sta avvenendo per Sastre, ma Menchov ha vinto due volte la Vuelta, è arrivato terzo al Tour solo per aver perso secondi in tappe non decisive e con Leipheimer è il più forte a cronometro». Per Freire, che vive e si allena in Canton Ticino, non tutto è perduto però per gli italiani. «Basso e Di Luca si sono messi in mostra nella prima parte e nella cronometro non sono "piantati". Però mi pare che gli altri vadano più forte quindi dovranno inventare qualcosa nella terza settimana. Manca ancora tanto tempo ma fino alle Cinque Terre non cambierà granché, né in classifica né nel modo di correre degli atleti».

 

Giro d’Italia – 7a tappa
Innsbruck – Chiavenna (244 Km)

Ordine d’arrivo: 1) Edvald BOASSON-HAGEN (Nor – Columbia); 2) Robert Hunter (Saf – Barloworld) s. t.; 3) Pavel Brutt (Rus – Katusha) s. t.; 4) Davide Viganò (Ita – Fuji Servetto); 5) Alessandro Bertolini (Ita – Diquigiovanni); 60) Ivan Basso a 40"; 62) Stefano Garzelli s.t.

Classifica Generale:
1) Danilo DI LUCA (Ita – Lpr-Farnese); 2) Thomas Lovkvist (Swe – Columbia) a 5"; 3) Michael Rogers (Aus – Columbia) a 36"; 4) Levi Leipheimer (Usa – Astana) a 43"; 5) Denis Menchov (Rus – Rabobank) a 50"; 6) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 1’06"; 21) Damiano Cunego a 3’29"; 22) Lance Armstrong a 3’34"; 40) Stefano Garzelli a 6’41".

Maglia Ciclamino: Di Luca 56 pt, Petacchi 54 pt, Boasson-Hagen 45.
Maglia Verde: Di Luca 25 pt; Menchov 15, Scarponi 13.
Maglia Bianca: Lovkvist, Seeldrayers a 2’44", Rodriguez a 4’05".

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Pubblicato il 15 Maggio 2009
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