Colpo di Menchov ma Basso è da favola

Il russo vince all'Alpe di Siusi davanti a Di Luca che prende la maglia. Ivan è strepitoso: tira per tutta la salita e fa crollare Armstrong, Cunego, Garzelli e tanti altri

Ecco le Dolomiti, ecco Ivan Basso. L’arrivo dell’Alpe di Siusi, unico tappone disegnato sulle montagne di quelle parti, ha due grandi protagonisti di giornata e uno – il nostro campione – che senza vincere e senza mettere la maglia rosa regala una scalata fantastica.
 
I fiori di oggi sono tutti per il russo Denis Menchov (Rabobank) e l’abruzzese Danilo Di Luca: il primo taglia davanti a tutti il traguardo dopo una salita passata a stare sulle ruote di Basso, il secondo indossa con merito la maglia rosa strappandola per soli 5” a un eccellente Lovkvist. Ma è Basso (foto G. Cottini) a riscuotere i maggiori consensi in chiave generale: le sue tirate sono state terribili per tutti coloro che non avevano le gambe al 100%. Quando il suo compagno Szmid ha esaurito il suo compito il varesino si è messo davanti a tutti scandendo un ritmo insostenibile per molti dei favoriti: purtroppo la prima vittima è stato Garzelli ma il capitano dell’Acqua&Sapone è stato presto in ottima compagnia. Armstrong, pur con due gregari al fianco, si è staccato subito, da lì a poco è toccato a Cunego e Bruseghin, poi anche Simoni e Pellizzotti hanno perso contatto pur non crollando.
Con Basso sono rimasti alcuni grandi favoriti, Sastre, Leipheimer oltre a Menchov e Di Luca e le sorprese Arroyo e Horner: sono stati loro a giocarsi la tappa e qui il russo ha scelto i tempi alla perfezione tagliando il traguardo a braccia alzate. Una conclusione che ha premiato non il più forte ma probabilmente il più furbo, anche se il capitano della Rabobank – già trionfatore alla Vuelta – sarà uno degli ossi più duri da qui alla fine.
Con questo gruppetto Basso non poteva pensare di vincere, vista la sua storica difficoltà nelle volate anche a rango ridotto, e forse Ivan non ha voluto affondare fino in fondo la lama sulla salita, continuando a tirare in modo potente ma regolare, senza mai tentare l’azione solitaria. Una scelta comprensibile, che ha comunque prodotto risultati eccellenti e che lascia ad altri l’onere di gestire la maglia. La Lpr, certo, ma anche la Columbia che oltre a Lovkvist ha Rogers in terza posizione e questa è un’altra bella notizia per il pedale varesotto visto che l’australiano vive da anni a Gorla.
 
Dopo le Dolomiti intanto, arrivano tappe adatte ai cacciatori delle vittorie parziali: domani (giovedì) si va in Austria, a Mayerhofer, passando prima dal Felbertauern e poi soprattutto dall’Hochkrimml, Gpm di prima categoria. Venerdì invece si arriva a Chiavenna, sabato a Bergamo. E se Garzelli è fuori dai giochi per la classifica finale («Devo recuperare ma mi rendo conto che c’è tanta gente che ora è superiore a me. Non devo arrendermi ma cercare di vincere una tappa») può ripetere i colpacci del 2007.
Basso invece dovrà occuparsi di tener cucita la corsa ed evitare rischi inutili tenendo calda la gamba. Ogni giorno chi non sta attento rischia le brutte sorprese ma per nuove scosse alla classifica bisognerà attendere fino a Pinerolo o più probabilmente alla cronometro delle Cinque Terre.
 
Giro d’Italia – 5a tappa
San Martino di Castrozza – Alpe di Siusi (125 Km)

Ordine d’arrivo: 1) Denis Menchov (Rus – Rabobank) in 3h15’23”; Danilo Di Luca (Ita – Lpr-Farnese) a 2"; 3) Thomas Lovkvist (Swe – Columbia) a 5”; 4) Ivan Basso s. t.; 5) Levi Leipheimer a 9”; 14) Gilberto Simoni a 47"; 32) Damiano Cunego a 2’39"; 35) Armstrong a 2’58"; 55) Stefano Garzelli a 5’24".

Classifica Generale: 1) Danilo DI LUCA (Ita – Lpr-Farnese); 2) Thomas Lovkvist (Swe – Columbia) a 5"; 3) Michael Rogers (Aus – Columbia) a 36"; 4) Levi Leipheimer (Usa – Astana) a 43"; 5) Denis Menchov (Rus – Rabobank) a 50"; 6) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 1’06"; 21) Damiano Cunego a 3’29"; 22) Lance Armstrong a 3’34"; 40) Stefano Garzelli a 6’41".

Maglia Ciclamino: Petacchi 51 pt, Di Luca 49; Farrar 38.
Maglia Verde: Di Luca 25; Menchov 15, Garzelli 10.
Maglia Bianca: Lovkvist, Seeldrayers a 2’44", Rodriguez a 4’05".

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Pubblicato il 13 Maggio 2009
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