Confiducia “non paga”: il Pd lancia l’allarme

Nella seduta del Consiglio Regionale è stato affrontato il tema del credito ed è stata presentata una mozione per ridurre i tempi di pagamento dei fornitori da parte della pubblica amministrazione

Si discuterà in commissione del la riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori da parte della pubblica amministrazione , i cui debiti verso il sistema delle imprese sono stimati tra i 3 e i 4 miliardi di euro. È questo il primo esito della mozione del Partito Democratico della Lombardia, presentata oggi in Consiglio regionale, che propone di utilizzare la finanziaria regionale, Finlombarda, per anticipare il dovuto ai fornitori di comuni e province in modo che i tempi di pagamento non superino i sessanta giorni, mutuando il modello già attuato per i fornitori del sistema sanitario regionale.
 
Durante la seduta il PD ha anche lanciato l’allarme, sempre a proposito di credito per le imprese, sul funzionamento delle misure regionali . Il progetto “Confiducia” , strumento per la garanzia del credito delle piccole e medie imprese che ammonta a 51 milioni di euro (31 della camera di commercio e 20 della Regione), non ha ancora erogato un solo euro .
 
“Il tema del credito per le aziende lombarde è centrale – dichiara il capogruppo Carlo Porcari -. Le aziende vantano crediti dai comuni lombardi per tre o quattro miliardi e spesso i comuni hanno i soldi in cassa per pagare i fornitori di beni e servizi, ma non possono spenderli perché il patto di stabilità glielo impedisce. Due mesi fa abbiamo presentato la proposta di coinvolgere Finlombarda per portare i tempi di pagamento a sessanta giorni, più vicino alle prescrizioni europee che sono di trenta giorni, anziché i duecento di media attuali. Oggi la maggioranza in Regione ha deciso di discuterne e noi cogliamo con favore l’apertura, in attesa che si producano fatti concreti, perché il fattore tempo è determinante”.
 
Sul mancato funzionamento di Confiducia , una delle tredici misure regionali anticrisi, il PD ha depositato nei giorni scorsi un’interrogazione consiliare e ha chiesto una convocazione straordinaria della Commissione Attività produttive.
“Nei primi mesi del 2009 – dichiara Luca Gaffuri , primo firmatario del documento – il numero di imprese artigiane che ha fatto richiesta di credito attraverso i Confidi è aumentato notevolmente, confermando uno scenario di crisi ancora molto forte all’interno del comparto. Basti pensare che tra gennaio e febbraio sono state oltre 700 le imprese artigiane lombarde ad aver fatto uso di cassa integrazione straordinaria e che i dati della produzione dimostrano una perdita di circa l’11%. Lo strumento dei Confidi è importante per arginare il problema di liquidità del sistema produttivo e le piccole e medie imprese lombarde hanno bisogno di risposte veloci e tempestive, pena il rischio di fallimento per mancanza di liquidità. È grave che “Confiducia”, lo strumento volto a promuovere interventi straordinari per favorire l’accesso al credito delle Pmi lombarde, risulti di difficile attuazione e gli imprenditori si vedano respingere le richieste di credito”.
 
“Ad oggi – spiega il consigliere Stefano Tosi – non è stato erogato un euro. È necessario fare una riflessione perché ciò che abbiamo previsto per sostenere le imprese lombarde non sta funzionando. Occorre maggior coesione del sistema creditizio lombardo in modo tale da poter sopportare un momento di sofferenza importante come quello che stiamo vivendo. Evidentemente le misure regionali devono essere ritarate con urgenza”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Maggio 2009
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