Siutsou beffa i grandi dopo una tappa esplosiva
La Morbegno-Bergamo regala grandi emozioni quando alcuni dei favoriti vanno in fuga sul Colle del Gallo. La Lpr va a riprenderli e a Basso va bene così. Nel finale il giovane bielorusso trova l'azione decisiva
Alla fine Danilo Di Luca e Ivan Basso possono davvero sorridere con gusto, dopo lo spavento preso sul Colle del Gallo. Nella ottava tappa del Giro d’Italia, vinta con una gran bella azione nel finale dal bielorusso Kanstantin Siutsou, il banco ha davvero rischiato di saltare ma a conti fatti l’unico a guadagnare qualcosa di concreto a Bergamo è stato proprio l’abruzzese in maglia rosa.
Corsa bellissima ed emozionante quella disegnata tra Morbegno e il capoluogo orobico anche se la prima notizia di giornata è stata terribile: lo spagnolo Pedro Horrillo della Rabobank è caduto in un burrone dopo aver scollinato il Colmo di San Pietro ed è stato portato in ospedale con ferite gravi. Pare che non sia in pericolo di vita ma il cerimoniale dell’arrivo è stato comunque ridotto in segno di attenzione verso lo sfortunato ciclista iberico.
Passato in parte lo spavento la gara si è infiammata sulla seconda e più attesa salita di giornata, quel Colle del Gallo che in passato ha deciso alcuni Giri di Lombardia. E, meteo a parte, l’andamento della tappa ha davvero ricordato la grande classica di fine stagione: tutti i grandi nomi protagonisti, alcuni in fuga e altri a inseguire quasi che il Giro si decidesse a Bergamo. Ad accendere la miccia è stato Cunego e sulla sua ruota sono usciti diversi favoriti: Pellizzotti e Garzelli sono stati i primi a seguirlo, poi è toccato a Horner e Rogers, molto pericolosi per la classifica. Quando infine si è mosso pure Leipheimer la tensione si tagliava a fette con Di Luca costretto a muovere le proprie pedine in testa al gruppo, Basso indeciso se uscire o lasciare il compagno Pellizzotti a gestire i rapporti là davanti e Garzelli arrabbiato con gli Astana e i Columbia di testa che avrebbero dovuto tirare in prima persona.
Proprio qualche reticenza nel gruppo di testa (arrivato ad avere 54” di margine) e l’azione di Bosisio a favore di Danilo Di Luca (e di Bertogliati per la Diquigiovanni-Androni) hanno permesso di ricucire il plotone poco dopo Albino a circa 15 dalla conclusione.
Poco dopo ecco un’altra azione di un uomo del Team Columbia, il bielorusso Kanstantin Siutsou, che non è uomo da classifica. Questo è lo scatto decisivo perché dietro attendono a muoversi e perché il giovane venuto dall’Est è bravo a interpretare la salita verso Bergamo Alta e il tratto in acciottolato che poteva dare fastidio.
Alle sue spalle ancora grande Di Luca: la maglia rosa ha provato a scattare allungando la fila e qui Basso è stato bravo a non mollare la testa del plotone per evitare guai di ogni tipo. Poi nella volata alle spalle di Siutsou ecco spuntare di nuovo Boasson-Hagen (2°) al terzo piazzamento di fila e ancora Di Luca che ha strappato l’abbuono di 8” messo in palio per il terzo classificato. Sesto Garzelli, sedicesimo Basso, tutti i migliori a 21” dal vincitore.
Ora arrivano due giorni di calma relativa, prima con la tappa show per velocisti sul circuito di Milano, poi con il primo riposo previsto lunedì. Martedì si torna a salire con la Cuneo-Pinerolo privata di un paio di ascese storiche ma comunque sempre interessante e non solo dal punto di vista storico. Ultima occasione di muovere la classifica generale prima della rivoluzione a cronometro delle Cinque Terre.
Giro d’Italia – 8a tappa
Morbegno – Bergamo (211 km)
Ordine d’arrivo: 1) Kanstantin SIUTSOU (Blr – Columbia) in 5h04’34” (media 41,567); 2) Edvald Boasson-Hagen (Nor – id.) a 21”; 3) Danilo Di Luca (Ita – Lpr-Farnese) s.t.; 4) Michael Rogers (Aus – Columbia) s.t.; 5) Franco Pellizzotti (Ita – Liquigas) s.t.; 6) Stefano Garzelli s.t.; 16) Ivan Basso s.t.
Classifica Generale: 1) Danilo DI LUCA (Ita – Lpr-Farnese); 2) Thomas Lovkvist (Swe – Columbia) a 13"; 3) Michael Rogers (Aus – Columbia) a 44"; 4) Levi Leipheimer (Usa – Astana) a 51"; 5) Denis Menchov (Rus – Rabobank) a 58"; 6) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 1’14"; 36) Stefano Garzelli a 6’49".
Maglia Ciclamino: Di Luca 72 pt, Boasson-Hagen 65, Petacchi 54.
Maglia Verde: Di Luca 25 pt; Garzelli e Menchov 15.
Maglia Bianca: Lovkvist, Seeldrayers a 2’44", Rodriguez a 4’05".
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