Vizza: «Ora contiamo per cento mila e la valle rinascerà»

L'assessore del comune di Castiglione Olona è stato il coordinatore di tutta la fase preparatoria alla firma del protocollo. L'obiettivo è sedersi al tavolo della società di Expo 2015 come un unico soggetto

Enrico Vizza ( a sin. nella foto), assessore all’ambiente di Castiglione Olona, si può dire soddisfatto, il suo lavoro di coordinatore del protocollo d’intesa è giunto al termine. Ora i 20 comuni hanno firmato e l’orizzonte si apre. «Se devo essere sincero non è stato così faticoso – spiega Vizza – in fondo la volontà c’era fin dall’inizio e posso dire che nei dieci anni passati nella politica locale è stato uno dei compiti più facili, a me affidati, da portare a termine».

Eppure le realtà da mettere insieme erano tante, si parla di un comprensorio di 100 mila abitanti, di tre parchi locali e una miriade di diversità locali da far congiungere: «Hanno prevalso gli interessi generali, il fiume è lo stesso e anche tanti problemi sono gli stessi. Gli amministratori hanno capito che da soli la Regione non ci avrebbe mai ascoltati, ora siamo una forza».

Qual è ora l’obiettivo che si pone la Valle Olona – Seprio? «Senza dubbio quello di sedersi al tavolo dell’Expo per ribadire che sarà l’Olona a portare acqua al canale Villoresi che passa dalla Fiera di Rho, luogo principale dell’esposizione e il recupero ambientale del fiume e della valle sono parte integrante dell’immagine che si vuole dare a questo evento. Rescaldina e Castellanza, due comuni che rientrano nel patto, sono praticamente confinanti con la fiera e non possono essere tenuti fuori, così come l’intera valle».

Oltre l’Expo quali sono gli obiettivi di questa unione? «Prima di tutto ragionare come un unico ente per partecipare ai bandi nazionali e internazionali, a cosa servirebbe avere un pezzo di valle verde e fiorito se a duecento metri c’è un complesso industriale inquinante e diroccato? Poi non possiamo pensare di rivalutare Castiglione Olona e le sue bellezze e non pensare al castello di Fagnano o al monastero di Cairate».

Quindi si pensa ad un rilancio turistico della valle? «Più che ad un rilancio si pensa a costruire le basi per portare un interesse turistico. Le cose belle non mancano e la stessa archeologia industriale può essere un volano ma bisogna recuperare enormi complessi industriali dismessi e decadenti. Poi abbiamo le ville, il buon cibo e una ferrovia antica».

Le elezioni cambieranno qualcosa? «La fase politica è stata condivisa da tutti, anche dalle attuali opposizioni – conclude Vizza – credo che ora saranno gli uffici comunali a dover capire che se c’è un bando interreg che va bene per il parco Rile-Tenore-Olona può andare bene anche per quello del Medio Olona. Se questo patto troverà la sua reale applicazione nessuno potrà più fermarlo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Maggio 2009
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