Gli Artigiani raccontano il valore di esistere
Nel bilancio sociale 2009 l'associazione racconta gli obiettivi e i legami instaurati negli anni con i diversi soggetti del territorio
Spiegare il presente e il futuro non solo con i numeri. Ci pensa il bilancio sociale, il documento che "racconta" l’impresa a tutti coloro che, in modo diretto o indiretto, ne vengono in contatto. Uno strumento importante di comunicazione che anche l’Associazione Artigiani della provincia di Varese ha scelto di adottare. "È un prezioso strumento – si legge nella presentazione – attraverso cui un’azienda può raccontarsi, descrivere i propri valori ed obiettivi, ma soprattutto mettere in luce i legami che essa è stata in grado di instarurare con i considetti stakeholder, i soggetti, cioè, che hanno con l’azienda un legame continuo e duraturo. Il bilancio sociale vuole essere una rendicontazione non tanto del valore economico quanto del valore "sociale" che l’azineda crea e distribuisce ai suoi stakeholder interni ed esterni: i propri collaboratori, i clienti, i fornitori, i soggetti economici e sociali del tessuto territoriale, la collettività e l’ambiente". Ma qual è dunque il "valore sociale" di un’associazione questa? "Essa – precisano i redattori del bilancio – è uno dei più importanti soggetti promotori di sviluppo economico e sociale del tessuto imprenditoriale locale, e da sempre si attiva anche direttametne con iniziative rivolte alla cittadinanza e al territorio varesino".
«Questo bilancio sociale rappresenta l’anima della nostra associazione perchè rende ancora più trasparente al mondo i suoi principi, i suoi scopi, gli strumenti e la professionalità del management e di tutti i collaboratori – commenta il presidente Giorgio Merletti -. Si parla di ciò che è stato fatto e di ciò che si farà, si ritrova l’impegno di un passato recente ed i piani futuri con i quali poter soddisfare le nostre aspettative e quelle delle nostre imprese». Il documento guarda infatti anche al futuro considerando anche le ipotesi di sviluppo dell’associazione che non vuole più "essere solo soggetto proattivo nella risposta ai bisogni delle imprese artigiane" ma anche "capace di innescare cambiamento e innovazione nelle stesse imprese artigiane del territorio". «Queste pagine rappresentano una promessa – aggiunge il direttore Marino Bergamaschi -. ma anche una scommessa sul domani. Per appropriarci di una cultura sociale che, soprattutto oggi, deve legarsi indissolubilmente all’economia».
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